Presidente dei ”camalli” di Civitavecchia, Enrico Luciani, sulla sua nomina nell’organismo di partenariato risorsa del mare

CIVITAVECCHIA – Ufficialmente da oggi il Presidente della Compagnia Portuale di Civitavecchia, Enrico Luciani, è membro effettivo dell’Organismo di partenariato risorsa del mare dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-settentrionale.

Questo organo consultivo, creato dal D.lgs 169/2016 che ha riformato la Governance portuale, grazie ai correttivi del D.lgs 232/2017 vede ora l’ingresso di un rappresentante delle imprese ex articolo 17 designato dall’Associazione Nazionale Compagnie Imprese Portuali (ANCIP), andando così a colmare un vulnus che impediva a chi effettivamente vive quotidianamente il porto di farne parte.

Soddisfatto il Presidente Luciani che afferma: “Finalmente le Compagnie Portuali intese come “Pool di mano d’opera”, grazie al “Correttivo porti” licenziato dal Ministro Delrio, hanno un loro e vero rappresentante all’interno della Governance dei porti.

Come Presidente della Compagnia portuale mi adopererò, come del resto ho sempre fatto anche nel vecchio Comitato Portuale, per il bene del nostro scalo marittimo.

Aggiungo che questa nomina avviene in un momento molto delicato per il nostro Porto, investito da molte problematiche che, come gli ultimi sviluppi di alcuni conteziosi, stanno mettendo a dura prova l’attuale dirigenza della AdSP. Mi sento quindi investito di un compito di notevole importanza perché, oltre che portare sul tavolo la voce di tutti i lavoratori portuali, metterò a disposizione tutta la mia esperienza che sarà necessaria a formare nuove direttive che permettano finalmente al nostro scalo marittimo di uscire dalle secche in cui è bloccato.

Concludo infine dicendo che finalmente, con questa nomina, si rende giustizia alla resistenza, che ho subito quando venni nominato dalla Regione Lazio come membro del Comitato di Gestione. Resistenza alla quale non feci opposizione formale, accettandola ma non condividendola, per il mio solo senso di responsabilità verso l’interesse generale del bene comune portuale.”