Santa Marinella – Data alle fiamme bacheca nella sede del candidato sindaco Pietro Tidei

Fermato l’autore del gesto. Sarebbe un uomo con problemi mentali comunque denunciato dai carabinieri

SANTA MARINELLA – Atto vandalico ieri sera a Santa Marinella ai danni della sede elettorale del candidato sindaco di centrosinistra Pietro Tidei. Un uomo del posto, che si aggirava per le strade della cittadina inveendo contro il mondo della politica, trovandosi davanti la vetrina del comitato elettorale del Pd, avrebbe prima rotto la vetrina e poi con un accendino dato fuoco al manifesto presente al suo interno.

Le fiamme hanno bruciato la carta del manifesto, e la vetrina dove era contenuta. In un primo momento, si era pensato ad un atto intimidatorio ma le immediate indagini da parte delle forze dell’ordine hanno immediatamente chiarito che si è trattato di un atto vandalico.

A rintracciare l’uomo, dopo alcune brevi ricerche alle quali hanno preso parte attiva anche gli uomini della Polizia locale della Perla del Tirreno, sono stati i poliziotti del commissariato di viale della Vittoria a Civitavecchia guidati dal dottor Regna. Utili per identificare l’uomo, a quanto pare con problemi mentali, anche le telecamere di videosorveglianza apposte lungo la via Aurelia.

Una volta rintracciato, gli agenti del Commissariato avrebbero interrogato l’uomo che ha confessato il gesto e che dunque è stato denunciato. Intanto, per quanto accaduto è arrivata la solidarietà al Pd da parte dei rappresentanti di Forza Italia di Santa Marinella. Solidarietà anche dal Pd di Civitavecchia.

“A nome del PD di Civitavecchia – scrive il segretario Germano Ferri – esprimo la nostra più sentita solidarietà a tutti i militanti del Partito Democratico di Santa Marinella. Provvidenziale l’intervento di chi, con celerità e competenza ha subito spento le fiamme, minimizzando i danni ed impedendo eventuali feriti.

Un gesto meschino e criminale questo, il quale deve essere rinnegato con forza da tutta la politica in quanto, la violenza, non deve essere mai parte del civile dibattito politico.

Il clima di intolleranza e violenza che si sta registrando oggi non deve mettere a rischio la libertà di manifestare le proprie opinioni, purché queste rientrino nel rispetto della legge e dei principi costituzionali.

Agli attori politici oggi quindi è chiesto il compito importante di disinnescare il dibattito politico che sta portando i cittadini a protrarre vere e proprie guerre di bandiera non più basate su temi politici concreti, creando di fatto un contesto che rappresenta una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere”.