Civitavecchia – Il gruppo Onorato: ”Attaccati perché rispettiamo i contratti e gli impegni”

Lanciata dal patron di Tirrenia e Moby l’operazione trasparenza sugli equipaggi 

CIVITAVECCHIA – “A bordo delle nostre navi non utilizziamo schiavi extracomunitari sottopagati. Per questo motivo il nostro gruppo è oggetto di un attacco pretestuoso basato sul nulla, e palesemente condotto da chi vorrebbe continuare a giovarsi degli enormi vantaggi di iscrizione sotto bandiera italiana raddoppiandone gli effetti positivi attraverso una gestione selvaggia del mercato del lavoro, per altro dimostrabile anche solo prendendosi al briga, in onestà, di verificare i nomi delle navi utilizzate negli ultimi mesi su rotte nazionali del cabotaggio”.

Lo dichiara il gruppo guidato da Vincenzo Onorato. Per il gruppo questa ricerca non è necessaria, grazie alla luce verde data oggi dai vertici societari  a  una operazione di totale trasparenza che si basa non su dicerie ma su fatti. E i fatti, spiegano dal gruppo, sono i seguenti: il gruppo Onorato, impegnato in un massiccio piano di investimenti nel rinnovo della flotta, gestisce oggi, fra Moby, Tirrenia, altre società presenti nel cabotaggio e rimorchiatori, una flotta di oltre 60 navi, in gran parte traghetti e ro-ro per il trasporto di merci.

Su tutte queste navi battenti bandiera italiana, gli equipaggi sono composti solo da marittimi e ufficiali italiani con contratto di lavoro italiano.

Fanno eccezione alla regola generale quattro unità, tre navi ro-ro per il trasporto merci e un ferry passeggeri. In tutti e tre i casi di tratta di navi non di proprietà e noleggiate con contratto di time charter che prevede che sia l’armatore proprietario che “affitta” queste navi a deciderne la composizione dell’equipaggio. In tutti e quattro i casi il gruppo Onorato ha posto come condizione che le navi avessero (e così è) equipaggi comunitari ingaggiati sulla base del contratto comunitario dei marittimi, e battessero bandiera di un paese Ue. Le tre navi merci, che sono “affittate” per un periodo massimo di sei mesi, in attesa dell’entrate in servizio delle nuove navi in costruzione, sono:
la Superfast Balleares, la Pauline Russ e la Wedesborg, tutte battenti bandiera Ue e con personale impiegato comunitario esattamente come prescritto dalla policy e dal codice di condotta aziendale.Pubblicità

Su una quarta nave, anche questa a noleggio time charter, il ferry Ariadne, il personale marittimo di coperta e macchina è comunitario, mentre il personale alberghiero è italiano con contratto italiano.

Il gruppo Onorato ha recentemente respinto l’offerta molto conveniente per il noleggio di una nave ro-ro che era stata impegnata da altri in Sardegna,  perché il suo equipaggio è interamente composto da marittimi extra-comunitari, con contratti da verificare,  e con la sola eccezione del comandante e del direttore di macchina.