Umbria – “Busta paga pesante” e “Zona franca Urbana”. La ricostruzione, una priorità per la Lega

Caparvi: “Sembra  che a correre siano sole le tasse e le pretese ma la ricostruzione, quella vera, è ancora al palo”

Come annunciato in campagna elettorale, il tema della ricostruzione post sisma è una priorità per i parlamentari umbri della Lega Virginio Caparvi, Luca Briziarelli, Riccardi Augusto Marchetti, Donatella Tesei e Simone Pillon. Dopo aver richiesto la proroga dei termini per la presentazione di schede Aedes ed aver incontrato i rappresentati degli professionisti del settore, ecco la presentazione di altre due importanti interrogazioni aventi per oggetto la “busta paga pesante” e  “l’iscrizione alla zona franca urbana”.

“Sulla busta paga pesante – spiega il deputato Caparvi –  abbiamo chiesto al Governo di allungare i tempi di avvio e aumentare la rateizzazione. Stiamo lavorando – affinché si riconosca che c’è un’emergenza e come tale va trattata anche sotto il profilo fiscale. Il Governo deve intervenire urgentemente applicando, almeno, i provvedimenti del 2009 quando nella stessa situazione, i territori colpiti dal sisma dovettero restituire solo il 40% dell’ importo della busta paga pesante, attraverso 120 rate e non 24 come deciso, oggi, dal Pd”.

Assurdità, lacune e contraddizioni anche per ciò che riguarda l’iscrizione alla “zona franca urbana”, oggetto della seconda interrogazione Lega. “Con l’art. 46 del DL 50/2016 – spiega ancora Caparvi – è stata istituita la così detta “zona franca urbana” nelle regioni colpite dal sisma. L’intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese che, nel periodo tra il 1° Settembre/31 dicembre 2016 hanno subìto, a causa del sisma,  la riduzione del fatturato di almeno il 25% o nuove attività che hanno deciso di aprire entro il 31 dicembre 2017.

L’iscrizione alla “Zona Franca Urbana” previo requisiti richiesti, sarebbe dovuta avvenire tramite un portale ministeriale che, a causa di una mancata progettazione del Governo Pd, ha chiuso la possibilità di iscriversi, il 20 novembre scorso. Di fatto tutte le attività nate tra il 21 Novembre e il 31 Dicembre 2017 che, per legge avrebbero potuto usufruire delle agevolazioni della “Zona Franca Urbana”, non hanno potuto avvalersene perché impossibilitate a registrarsi. La situazione non è stata corretta nemmeno con la Legge di bilancio del 27 Dicembre scorso dove le agevolazioni fiscali sono state attribuite ai comuni presenti nell’allegato 2  quindi quelli meno danneggiati ed esclusi quelli dell’allegato 1 come Norcia.

Chiediamo dunque al Ministro risposte  concrete e celeri perché  sembra  che a correre siano sole le tasse e le pretese ma la ricostruzione, quella vera, è ancora al palo”