Civitavecchia – Beppe Grillo: il crematorio ai privati è una cazzata

Scontro virtuale tra attivisti e sostenitori. La produzione di ‘‘Insomnia’’ non ha previsto accrediti per la stampa. Il comico genovese ha criticato i project financing e la decisione di dare in mano ai privati opere di pubblica utilità come è l’impianto di cremazione al cimitero di via Braccianese Claudia

CIVITAVECCHIA – “Il forno crematorio dato in mano ai privati è una cazzata. Cit. Beppe Grillo, Teatro Traiano Domenica 13 maggio 2018”. È questo il post di un attivista del Movimento Cinque Stelle sul social network Facebook che ieri ha scatenato una serie di reazioni ‘‘virtuali’’ e non solo. Soprattutto perché riferita ad uno dei temi caldi e sul quale lo stesso movimento ed i suoi sostenitori della prima ora si sono spaccati, quello relativo proprio alla realizzazione dell’impianto di cremazione al cimitero nuovo di via Braccianese Claudia. Il sindaco Cozzolino non ha fatto accenno alla questione, parlando solo di uno ‘‘spettacolo divertente’’ e di un Grillo ‘‘visionario’’.

Stando alle dichiarazioni di chi, domenica sera, era in sala al teatro Traiano per assistere ad “Insomnia”, il comico genovese fondatore del M5S avrebbe criticato i project financing in generale, di conseguenza anche quello relativo al crematorio. Grillo avrebbe fatto una battuta criticando l’affidamento ai privati di opere di interesse pubblico, come appunto il crematorio, contestato da comitati e cittadini, anche ora che è entrato in funzione senza prevedere nessuno sconto particolare per i residenti, come avviene invece, ad esempio, a Viterbo.

D’ANTO’ MINIMIZZA – «Ce lo siamo trovati – ha spiegato l’assessore alla Cultura Enzo D’Antò – Grillo ha fatto riferimento ai project e poi ha parlato del forno crematorio, dicendo di essere arrivato a Civitavecchia ed aver letto ancora articoli relativi al forno crematorio, come se fosse il solo problema». (Agg. 14/5 ore 19.45)

Peccato però che sia una questione delicata, per la quale sono stati presentati esposti, denunce, accessi agli atti, con i cittadini contrari. E se si parla tanto di partecipazione, allora dovrebbe essere presa in considerazione anche la voce degli stessi cittadini. Così come, se si parla di trasparenza, appare quantomeno paradossale la decisione della produzione di non prevedere alcun accredito per la stampa, non ammessa allo spettacolo previo pagamento del biglietto. Eppure sarebbe dovuto essere uno spettacolo teatrale, non un comizio politico. E anche se fosse stato tale, perché sottrarsi alle domande dei giornalisti? Eppure, così è. È la conferma del controverso e difficile rapporto tra il Movimento Cinque Stelle e la stampa. Una storia che si ripete quotidianamente.

D’OTTAVIO (FORZA ITALIA): “GRILLO HA PERSO L’OCCASIONE PER TASTARE IL POLSO A COZZOLINO DOPO LE SUE GIRAVOLTE” – Critico anche il coordinatore di Forza Italia che parla di una «calata di Grillo» arrivato in una città amministrata dal M5S evitando le piazze e preferendo il più tranquillo teatro. «Dispiace che il comico abbia perso l’occasione per tastare il polso della situazione – dichiara Roberto D’Ottavio – ciò che avrebbe visto è estremamente somigliante a ciò che sta avvenendo a Roma. Anche qui abbiamo potuto assistere alle giravolte di Cozzolino e dei suoi, su Enel, porto, acqua e chi più ne ha ne metta».