Omicidio del Suffragio – Anche la compagna di Pavani indagata per omicidio volontario

VITERBO – Anche la compagna di Stefano Pavani, Azzurra Cerretani, già detenuto a Mammagialla, è stata formalmente messa sotto accusa per l’omicidio volontario di Daniele Barchi, l’anarchico solitario trovato cadavere al civico 16 di via Fontanella del Suffragio dove viveva. 

Grazie alla sua prima testimonianza i poliziotti della Squadra Mobile di Viterbo hanno potuto scoprire l’efferato omicidio. Chiamati dai vicini della donna, compagna da poco tempo di Pavani, perché quest’ultimo stava cercando di sfondare la porta dell’appartamento dove vive con un figlio piccolo e la madre.

Quella che sembrava una delle tante storie di liti familiari si è scoperto essere l’epilogo di un omicidio nato per futili motivi.


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Azzurra Cerretani è stata ascoltata dagli inquirenti per ben tre volte. La prima, quella notte stessa, come persona informata sui fatti.

La sua dichiarazione agli agenti: “Credo che il mio fidanzato abbia ammazzato un uomo. Perché quell’uomo non respira più”.

Mentre le indagini stanno volgendo all’epilogo finale, nella giornata di ieri si svolta l’autopsia sul corpo di Daniele Barchi presso l’obitorio del cimitero di San Lazzaro a Viterbo.

L’esame autoptico dovrà stabilire con certezza le cause del decesso. Tre i medici legali che hanno preso parte all’esame autoptico, Maria Rosaria Aromatario, nominata dalla Procura di Viterbo su indicazione del pubblico ministero Stefano D’Arma, e due consulenti di parte. Fabio Ricci per Pavani e Alessandro Pinnavaia per Cerretani.