Molo Vespucci – Ispezione dell’ANAC all’AdSP e PAS e indagine parallela della Guardia di Finanza

Gli uomini di Cantone al lavoro per verificare passato e presente. Fiamme Gialle al lavoro su un filone al momento non conosciuto. Sott’accusa la gestione della PAS e la mancata nomina dell’amministratore

CIVITAVECCHIA – L’Authority, gestione Francesco Maria Di Majo, è passata al setaccio dagli ispettori inviati dall’ANAC di Cantone e dalla Guardia di Finanza.

Diverse le cose segnate sul taccuino e la stragrande maggioranza riguardano proprio l’ultima gestione. Gestione caratterizzata da forti scontri con importanti società e con pesanti lotte interne.

Al vaglio nomine, appalti, determine (forse quelle firmate all’estero), spese di bilancio e tanto altro ancora. Un capitolo a parte riguarda la PAS (Port Authority Security).

In particolar modo sono tre le sezioni in cui si articola la direttiva e il conseguente piano ispettivo: vigilanza sulle misure anticorruzione, gli obblighi di trasparenza, le inconferibilità e incompatibilità; vigilanza sui contratti pubblici; vigilanza sul sistema di qualificazione. 

Fra le varie disposizioni previste, il rafforzamento dei controlli sui soggetti aggregatori e sul ricorso al subappalto, le proroghe nel comparto dello smaltimento rifiuti, le verifiche sul rispetto del principio di rotazione per gli incarichi sotto soglia e il divieto di frazionamento degli appalti.

Previsti specifici approfondimenti in tema di affidamenti diretti e apposite indagini o ispezioni in settori risultati particolarmente critici come i servizi di pulizia e quelli di facility management.

Sarebbero emerse già delle evidenti irregolarità nella gestione e almeno in un caso, è dato sapere, che i fari sono puntati sul collegio dei sindaci revisori che stanno ricoprendo il ruolo vacante dell’amministratore unico della PAS.

Le domande alle quali dovranno rispondere sono all’apparenza semplici ma contengono sicuramente implicite risposte di responsabilità

  1. Se il mandato del vecchio amministratore scadeva ad aprile, perché non si è provveduto a fare il bando prima?
  2. Perché ci sono delle irregolarità sulla registrazione alla Camera di Commercio (tipo società inattiva)?
  3. Perché Saccone è stato mandato via senza avergli dato la possibilità di approvare il bilancio?
  4. Perché il collegio dei sindaci, in dispregio delle nuove norme, non ha provveduto alla nomina di un amministratore temporaneo?
  5. Perché il collegio si è fatto carico di promuovere, per ben due volte, un bando per il reclutamento di un istituto di vigilanza in supporto della PAS?
  6. Perché nel bando del nuovo amministratore non sono indicati alcuni elementi fondamentali come ad esempio il compenso?
  7. Perché sul sito, nella finestra amministrazione trasparente, non sono pubblicati tutti i documenti ad iniziare da chi ha presentato la domanda e dal curriculum allegato?

Risposte alle quali dovranno rispondere il presidente Di Majo e i membri del collegio dei sindaci ovviamente. Certo è che questa ispezione permetterà di capire se il presidente ha operato bene in questi due anni di mandato.

Per facilitare le risposte al collegio dei sindaci suggeriamo di leggere questo documento in allegato con particolare attenzione alla norma 9.1 e la richiamata 5.7.

Norme-CS-non-quotate-2015-def-(14-settembre-2015)2