Civitavecchia – E’ morto l’avvocato Cacciaglia, l’uomo simbolo (nel bene e nel male) della Fondazione Cariciv

Dalle straordinarie iniziative per l’ospedale San Paolo agli scellerati investimenti immobiliari e di “borsa” che hanno messo in ginocchio l’ente.

CIVITAVECCHIA – Ieri, dopo una lunga e brutta malattia si è spento l’avvocato Vincenzo Cacciaglia. Storico presidente della Fondazione Cariciv e riconosciuto come importante istituzione sociale e culturale di tutto il territorio ma allo stesso tempo come l’artefice dei peggiori disastri economici che hanno, di fatto “affondato” la Fondazione stessa.

I funerali si svolgeranno domani alle 11 in Cattedrale. Nato ad Avezzano nel 1948,  venne eletto come consigliere presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Procuratori di Civitavecchia nel 1982. Nel 1986 venne nominato consigliere Tesoriere dell’Ordine, incarico che ricoprirà fino al 1990 per acquisire l’incarico di Consigliere Segretario dell’Ordine di Civitavecchia che ricoprì fino al 1999. Nel 2000 venne eletto Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia , incarico ricoperto fino a dicembre 2007.

La sua storia si lega però, come detto, a quella della Cassa di Risparmio e a quella della Fondazione Cassa di Risparmio.

Nel 1994 venne nominato socio dell’Ente Cassa di Risparmio di Civitavecchia mentre nel 2001 divenne Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia (già Ente Cassa di Risparmio di Civitavecchia) incarico ricoperto praticamente fino al giorno della sua morte.

Fondamentali ed importanti gli interventi di Cacciaglia presso il nosocomio locale San Paolo così come la realizzazione dell’hospice oncologico e all’acquisto di numerose apparecchiature per la diagnostica.

Queste sono le cose che rimarranno per sempre legate a lui nella città di Civitavecchia. Ce ne sono altre cose che purtroppo, o per inesperienza o inadeguatezza, lo hanno visto protagonista e che hanno colpito profondamente le casse dell’ente che presiedeva.

Dal polo universitario di piazza Verdi, alla scuola paritaria e asilo nido, all’acquisto improvvido della televisione Mecenate fino alla famosa truffa subita da Danilo Larini con la LP Suisse.

Un personaggio sicuramente importante e allo stesso tempo discusso. Con lui si chiude un’era di grandi trasformazioni subite dalla Fondazione che, già da domani, dovrà guardare avanti e cercare una nuova guida nel segno della discontinuità.

Le condoglianze della redazione alla famiglia. Sic transit gloria mundi.