Bracciano, respinto il ricorso di Acea sui prelievi dal lago

Il Tribunale Superiore delle Acque Pubblilche scioglie la riserva

BRACCIANO – E’ arrivata poco fa la sentenza definitiva del giudice del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche sul ricorso presentato da Acea contro il decreto regionale che imponeva lo stop ai prelievi del bacino. Il Tribunale ha respinto il ricorso della Spa. Acea, dunque non potrà prelevare acqua dal lago.

MINNUCCI: “NOTIZIA IMPORTANTE”. Ad intervenire sulla decisione del giudice è stato il consigliere regionale del Pd Emiliano Minnucci: “Una notizia importante – ha detto – non solo da un punto di vista ambientale e della tutela delle eccellenze paesaggistiche dei nostri territori, ma anche da quello della legalità. I sacrifici e le battaglie messe in campo in quest’ultimo anno dalle nostre comunità residenti possiamo tranquillamente dire che oggi sono state ripagate a tutti gli effetti”.

IL COMMENTO DEL FRONTE UNITARIO A DIFESA DEL LAGO. “Con questa ordinanza – spiegano in una nota le Istituzioni del Lago, il fronte unitario che raccoglie i Sindaci dei Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano insieme al Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano e al Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano – viene riconosciuto il valore della nostra battaglia in difesa del lago.

Oggi il nostro ringraziamento va alla Regione Lazio, al Presidente Zingaretti, che ci ha sostenuto in questo lungo confronto e che ha accolto le nostre richieste, ma va soprattutto ai tantissimi cittadini che in prima persona, sui social, nel corso di tante manifestazioni pubbliche e attraverso progetti e iniziative hanno dato un contributo fondamentale anche di conoscenza, a questa lunga battaglia in difesa del territorio”.

“L’Ordinanza del Giudice – proseguono – è arrivata dopo che ieri, nel corso dell’udienza, Acea aveva avanzato domanda di sospensione cautelare della ordinanza della Regione Lazio che stabiliva lo stop delle captazioni fino a quando il livello del lago non fosse tornato sopra una certa soglia (161,90 metri sul livello del mare) e che comunque ne subordinava l’attivazione solo a determinate condizioni e previa autorizzazione della Regione.

Acea ATO 2 si è da subito opposta a queste regole trovando il sostegno e l’appoggio anche del Sindaco di Roma, Virginia Raggi, denunciando che potessero arrecare un danno al concessionario, proprio perché ne limitavano la capacità di intervento.

Il Giudice non ha ritenuto che le nuove regole, assunte dopo un lungo contenzioso durato diversi mesi, da luglio del 2017 e fino a dicembre potessero arrecare danno di sorta e, dopo un giorno di riflessioni, ha deciso di respingere la domanda cautelare”.