Consiglio: irrompono i portuali, il sindaco si spaventa, il portavoce fa da guardiaspalle e scoppia la bagarre

Cozzolino: “Inaccettabile mettere le mani addosso al sindaco”

CIVITAVECCHIA  – Attimi di tensione in aula Calamatta. Durante la discussione in consiglio sull’assestamento e gli equilibri di bilancio, si sono presentati un centinaio di portuali, con il presidente della Cpc Enrico Luciani e il rappresentante di Minosse Maurizio Iacomelli. Animi caldi e tensione alle stelle, con scontri accesi.

Attimi di tensione e parapiglia generale quando il sindaco Antonio Cozzolino ha deciso di lasciare i banchi e ha tentato di allontanarsi dall’aula.

Poi l’intervento, di oltre 30 minuti del presidente della Compagnia Portuale Luciani, che ha riepilogato la vicenda.

“Mettere le mani addosso al sindaco durante il consiglio comunale – ha spiegato il primo cittadino – non sono logiche accettabili. Sono scosso. Sono abituato a tante cose e non è la prima volta che vengo aggredito.

La prima volta è capitato sotto casa, adesso mi hanno minacciato che mi vengono a cercare a casa. Non penso che lo faranno, ma non è il massimo della vita lavorare in questa maniera, soprattutto quando uno fa tutto quelle che può fare”.

Una volta calmate le acque, il consiglio è proseguito e si è tornati ai punti all’ordine del giorno. è stato approvato l’assestamento di bilancio con 14 voti a favore della maggioranza e soli due contrari della minoranza.

C’è da dire che la prima aggressione a cui fa riferimento il sindaco Cozzolino si è scoperto solamente dopo che non fu così e anche questa volta, vista la volontà della Compagnia Portuale di indire una conferenza stampa per domattina, probabilmente si scoprirà che le cose non sono andate come le ha raccontate il sindaco (almeno chi era lì ed ha filmato dice che è stato qualcun’altro a scatenare la bagarre.

Nel frattempo inizia la tradizionale catena di solidarietà al sindaco.

Devid Porrello, consigliere regionale: “l’aggressione subita questa mattina dal Sindaco Cozzolino e dal Presidente del consiglio Menditto è un gesto deprecabile che senza dubbi va condannato. Al di là del merito della questione, la violenza va sempre stigmatizzata con fermezza e decisione a prescindere dai colori politici. Esprimo tutta la mia vicinanza ad Antonio e Dario”.

Sulla stessa linea d’onda Valentina Corrado, membro del gruppo di supporto Enti Locali del MoVimento 5 Stelle.

“Esprimo la mia solidarietà, anche a nome del MoVimento 5 Stelle, al sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, al presidente del Consiglio comunale, Dario Menditto, e al collaboratore del primo cittadino, aggrediti stamattina fisicamente e verbalmente durante la seduta del Consiglio comunale da un numeroso gruppo di lavoratori guidati dall’ex vice sindaco di Sel, Enrico Luciani. La violenza non è mai accettabile. Quelle grida, gli spintoni, le offese e le volgarità non sono degne di un Paese democratico come l’Italia. Fatto ancor più grave se vede protagonista un ex vicesindaco”.

Appena qualche giorno fa, con un duro comunicato, i lavoratori portuali di CFFT-CPR-CILP-MINOSSE-CPC avevano scritto:

“Caro Sindaco,

Noi lavoratori del porto, anzi “portuali”, impiegati nelle imprese CFFT, CPR, CILP, MINOSSE e nella Compagnia Portuale vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione in merito alle dichiarazioni che Lei ed il Sig. Fortunato avete rilasciato nei giorni scorsi, riportate da diversi mezzi di informazione.

Deve sapere che in tutte le altre realtà italiane i Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale e i Sindaci, insieme alla giunta comunale, sono vicini al porto ed ai lavoratori portuali tutti. Un’ unione di intenti volta a proteggere ciò che di più sacro hanno i cittadini: il loro posto di lavoro.

Proprio per questo durante la manifestazione per la vertenza ENEL il piazzale antistante al Pincio era colmo di nostri amici e concittadini che ci spalleggiavano, supportati peraltro da diversi esponenti delle Istituzioni e da lavoratori di altri porti italiani.

Invece abbiamo riscontrato, non solo in quell’occasione, la Vostra lontananza dai problemi lavorativi che ci troviamo ad affrontare quotidianamente, anzi Vi troviamo a noi contrapposti per mezzo di una presa di posizione inqualificabile, vergognosa.

Nonostante Civitavecchia registri una disoccupazione di oltre il 40% il Porto è ancora una delle poche realtà cittadine che riesce a garantire un lavoro, e Voi, invece di salvaguardare la dignità di ogni singolo cittadino impiegato nello scalo, la dignità nostra e dei nostri figli, vi dimenate, urlate, minacciate, ma alla fine sarete colpevoli di fiancheggiare i padroni che vogliono portarcela via! Proprio come è già accaduto con altre imprese civitavecchiesi, costrette alla chiusura e, quindi, a mandare a casa i propri operai, ai quali siamo e saremo sempre vicini.

Sospendere un tavolo di lavoro a tutela dei lavoratori per la visita di un Assessore regionale non programmata da Lei e dal suo staff è un azzardo ingiustificabile, una presa di posizione indegna di un Sindaco ed della sua Amministrazione

La richiamiamo pertanto ai suoi doveri istituzionali e, in secondo luogo, ai suoi doveri di cittadino civitavecchiese.

Abbiamo bisogno che l’Istituzione del Primo Cittadino scenda a difesa e non contro i suoi amministrati. Si ricordi che Lei è il Sindaco di tutti e non è più tempo per beghe politiche e incontri segreti.

Di una cosa però la ringraziamo, se oggi tutti noi siamo uniti da un pensiero comune è solo grazie al Suo (NON) OPERATO ed alla disastrosa gestione di questo problema, inoperosità che ora si presenta di nuovo riguardo alla questione “RTC/CFFT”.

Noi lavoratori del porto ci auspichiamo che al più presto prenda una posizione netta, che ci faccia capire se anche Lei è un nemico da combattere o una spalla su cui contare.

Faccia il Suo lavoro, faccia sentire la Sua voce.”