Montalto Marina – Comincia la sagra del partigiano con menù della resistenza

Il declino del PD segnato dalla Festa dell’Unità trasformata in sagra della salciccia. Non ci saranno politici perché non ci sarà pubblico e allora? Tanto vale la pena “magnà”

MONTALTO MARINA – E’ quasi ultimato l’allestimento delle cucine e della mensa del “popolo”. La Festa dell’Unità di Montalto di Castro ridotta ad una sagra della salciccia qualsiasi.

“Questo anno abbiamo scelto di non fare dibattiti politici – afferma il Pd in una nota – che a volte sembrano monologhi da un palco, perché siamo sicuri che ogni nostro rappresentante, a qualsiasi livello, sia più apprezzato stando al tavolo a mangiare”.

Ecco, la politica del Pd è finalmente cambiata. Ci saranno file di politici seduti ai tavoli come in una gara di scacchi che si alterneranno a tavola, tra una pietanza della Resistenza (una salciccia, una (diconsi una) gustosa costoletta di porco e una croccante porzioncina di porchetta). La variante del partigiano prevede una bistecchina di collo al posto della porchetta.

Mentre i politici del PD saranno seduti ai tavoli a fare compagnia a tutti coloro che parteciperanno alla Sagra del maiale alla brace ci saranno anche spettacoli di danza e lotteria.

Questa cosa, cioè la Festa democratica de L’Unità ci ricorda tanto la cerimonia funebre degli antichi etruschi.

Nei tempi più antichi gli Etruschi credevano ad una qualche forma di sopravvivenza terrena del defunto. Da ciò nasceva l’esigenza, come forma rispettosa di omaggio, di garantirne la sepoltura e di dotarla di richiami al mondo dei viventi. 

Buona festa dei morti viventi allora e a tutta salciccia e birra ma, siamo convinti, che le anime di Don Camillo e Peppone gireranno bene al largo da questa festa.