Degrado al Caos, CasaPound: “il Comune inviti i gestori a ripristinare un minimo di decenza”

Erba, sporcizia, rifiuti e immigrati che bivaccano usufruendo del wi-fi libero. L’intervento di CasaPound:”L’anno prossimo scade il contratto di gestione, ci auguriamo che il Comune di Terni si ricordi di tali situazioni croniche di negligenza ed incuria”

TERNI – Riceviamo e pubblichiamo – CasaPound Italia Terni, in seguito alla raccolta di foto e riprese video effettuate dalla Foresta che Avanza, denuncia la situazione di degrado in cui versa il CAOS a Terni.
Sono ormai mesi che la situazione di abbandono di alcune zone dell’ex Opificio e’ rimasta invariata: il viale di ingresso presenta delle aree verdi trascurate, il laghetto è invaso da ogni tipo di rifiuto e vede al suo interno la presenza di una decine di tartarughe d’acqua abbandonate al loro destino.  Nell’area circostante sono presenti carcasse di biciclette e bottiglie di vetro ed i muri adiacenti risultano imbrattati.
La possibilità di usufruire gratuitamente  della connessione internet tramite wi-fi, ha causato una presenza costante e numerosa di immigrati, dediti al bivacco selvaggio in diverse zone dell’area ed in qualsiasi momento della giornata, scoraggiando i cittadini ad effettuare delle passeggiate al suo interno soprattutto nelle ore serali.
Gli attuali gestori dell’area museale percepiscono, da regolare bando di assegnazione, oltre  500.000 € l’anno e, come cartolina per il polo museale della Città di Terni, ci pare essere una cartolina scioccante.
Considerando che i gestori sono già al secondo bando di gestione, che significa nove anni di gestione continuativa, ci sembra che abbiano trasformato il polo museale in un vero e proprio polo della bruttezza.
Chiediamo pertanto al Comune di Terni di vigilare su tale scempio ed invitare gli attuali gestori  a ripristinare  il livello minimo di decenza in tutta l’area; inoltre ci auguriamo che alla scadenza dell’attuale contratto nel 2019 venga fatta memoria di tali situazioni croniche di negligenza ed incuria, affinché si passi dall’attuale modello di trascuratezza ad un modello di gestione virtuoso e di esempio.