Viterbo – L’affaire “monnezza” finisce a tarallucci e vino

Consiglio comunale alla “volemose bene” e teniamo pulita la città 

VITERBO – Consiglio staordinario su igiene urbana all’insegna della pace “fatta”. Dopo le diatribe estive tra il sindaco Giovanni Arena e il consigliere Alvaro Ricci il chiarimento era necessario.

È il primo cittadino a prendere la parola e chiedere pubblicamente scusa, ma Ricci attacca con la paternale: “Ho sofferto tanto di questa storia, ho addirittura pianto, sono un tipo orgoglioso ma di solito mi passa in fretta, questa volta invece non mi passava mai”.

Alla fine tra baci e abbracci la questione è risolta e si parte con i rifiuti. La consigliera Frontini spiega le ragioni di questo consiglio: “Innanzitutto la durata del contratto.

Il contratto ha durata sei anni, ci sembrano onestamente troppi, proponiamo quattro anni per iniziare, poi se la ditta avrà lavorato bene i due anni aggiuntivi saranno una premialità. I costi, 11 milioni di euro all’anno a cui vanno aggiunti lo sfalcio delle erbe e la manutenzione di caditoie e bagni pubblici”.

Dunque ancora altri denari pubblici. E ancora. rivedere gli orari di raccolta che spesso vanno a scontrarsi con momenti di intenso traffico cittadino, microchippare le buste e non i mastelli (specie per i condomini) per risalire all’identità di chi commette errori e frodi. Aggiornare i dati pubblicati da Ambiente Italia (azienda di gestione ambientale) fermi a sette anni fa, “Numeri che non rispondono al vero e che sicuramente nel corso del tempo avranno subìto aumenti” aggiunge Frontini.

Anche questi, quindi, da aggiungere ai costi.

La consigliera Delle Monache chiede lo spostamento del punto di raccolta rifiuti del Riello: “Un bel biglietto da visita per chi arriva in città dalla vicina stazione Cotral”.

Barelli parla di appalto identico al precedente “Qui non ci sono risposte per i cittadini, il progetto è lacunoso, un copia e incolla dell’altro”.

Una cosa mette tutti d’accordo, con l’aumento che ha subìto la Tari i cittadini si aspettano servizi migliori o aggiuntivi, il vecchio bando scadrà tra qualche giorno, ammessi sei mesi di proroga, poi sarà il momento delle risposte, da troppo tempo attese.