Il Popolo della Famiglia al Papa: “Preghi per l’Italia”

Il Movimento ricevuto dal Santo Padre con una delegazione di Viterbo e Cerveteri 

 

ROMA- Bandiere e simboli sul sagrato di San Pietro per 70 dirigenti del Popolo della Famiglia ricevuti in udienza da Papa Francesco che poi li saluta pubblicamente, ricevendo dallo stesso i simboli del movimento. ”E’ un fatto storico, erano sessant’ anni che non accadeva per un movimento politicodichiara Mario Adinolfi presidente del Popolo della Famiglia.

Presenti i dirigenti Guido Pianeselli coordinatore Lazio Nord, Paolo Baldasarre del circolo di Viterbo e Biagioni Germana del circolo di Cerveteri.

Sulla piazza anche altri numerosi simpatizzanti che hanno applaudito il saluto del Papa che ha risposto con un grande sorriso ben ripreso anche dalla tv vaticana,

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Ho donato al Santo Padre anche il libro in cui ho ricordato i 441 uccisi, in stragrande maggioranza cattolici e spesso impegnati in politica, dal terrorismo in Italia“ ha continuato Mario Adinolfi rassicurando il Papa che “il PdF prega per lui. E gli ho chiesto di pregare per l’Italia. Il suo incoraggiamento di oggi è stato un miracolo regalato al Popolo della Famiglia.”

E’ un momento di grande emozione, ha concluso un felice Mario Adinolfi, siamo l’unico partito che ha al centro del suo programma la Dottrina Sociale della Chiesa. Siamo sempre stati coerenti sui valori della vita e siamo gli unici a credere nel sostegno alla natalità come l’unica vera rivoluzione per salvare il Paese “.

Mercoledì scorso il Papa aveva avuto parole durissime contro l’aborto, la catechesi è proseguita ieri con la denuncia della cultura dello scarto, mettendo anche in guardia dalla carica mortifera dell’insulto, della menzogna, della delegittimazione e dell’oscuramento, colpendo o ignorando l’esistenza del fratello.

Un discorso che si è sposato perfettamente con la nostra realtà politica” ha rammentato Guido Pianeselli, già candidato alla camera per il PdF ” scientemente oscurata dai grandi media. Per loro non esistiamo perché tocchiamo, con la nostra denuncia, nervi scoperti del sistema che, immaginandosi incarnazione del bene, non accetta le nostre critiche al loro operare secondo falsi miti di progresso, mistificatori ed antisociali. E proprio il Papa ci ha incoraggiati , ha concluso Pianeselli, ad andare avanti ricordando le parole di San Giovanni Paolo II “non abbiate paura”.