L’Università a favore dell’alta velocità, mentre i propri studenti non hanno neanche un bus per raggiungere le mense

VITERBO – Apprendiamo che il Magnifico rettore dell’Università della Tuscia, Alessandro Ruggieri è assolutamente favorevole alla fermata Tav ad Orte In merito alla auspicata fermata del treno ad alta velocità nella stazione di Orte, confermo, come ho già avuto modo di dire in altre sedi istituzionali, il mio parere favorevole perché sarebbe un indubbio vantaggio per tutto il territorio della provincia di Viterbo riconoscendogli finalmente quel ruolo centrale e necessario nei collegamenti che purtroppo manca”. Bene, benissimo, peccato che non ci sia bisogno di scomodare il più grande gruppo di infrastrutture italiano.

Per avere indubbi benefici, basterebbe già “spingere” sui collegamenti di “casa propria”.

Stiamo parlando di quelli tra l’Università e la mensa di San Sisto, inutilizzata dal 59% degli studenti perché impossibile da raggiungere  a causa della mancanza di bus Francigena e di una linea appositamente dedicata.

Un problema che si ripropone, quello della carenza di mezzi e snodi tra università e punti focali per gli studenti, portata in consiglio comunale dal consigliere Achilli pochi giorni fa, il 26 ottobre per l’esattezza.

“Uno studio realizzato dagli studenti – spiega Achilli – evidenzia come il 16% dei ragazzi utilizzi il servizio mensa a San Sisto spostandosi a piedi o in macchina. Il 59%  non la utilizza, per mancanza di collegamento tra università e mensa stessa, mentre il 33% degli studenti ritiene gli orari del trasporto pubblico locale non consoni per spostarsi verso la mensa”.

E se il magnifico asserisce del “Ruolo centrale e necessario dei collegamenti”, non possiamo che essere d’accordo, ma facciamo che lo siano anche quei collegamenti quotidiani, di breve tratta, che possono sembrare banali, e che, invece rendono la vita più facile agli studenti e fanno stare tranquilli i tanti genitori che “stringono la ginghia” per far studiare i propri ragazzi.

Come istituzione pubblica, l’Università della Tuscia , è a favore di un maggior sviluppo sociale, imprenditoriale, culturale e turistico della provincia di Viterbo sostenendo qualunque seria iniziativa per raggiungere questo obiettivo- prosegue il rettore-. Nulla da eccepire, crediamo però che “lo sviluppo sociale, imprenditoriale, culturale e turistico” di una città, passi anche da piccole, ma fondamentali battaglie come la mobilità cittadina.

“Il servizio dell’Alta Velocità ad Orte rappresenta una concreta e importante occasione sia dal punto di vista economico che occupazionale non solo per la Tuscia ma anche per l’Umbria limitrofa alla nostra regione e per questo auspico una stretta e fattiva collaborazione tra tutte le forze istituzionali che possano portare all’obiettivo finale. Come sempre l’Università della Tuscia è disponibile a collaborare a progetti seri, concreti e basati su intese e interessi veri e condivisi. Per questo è da sempre attenta al tessuto produttivo della provincia di Viterbo e alle sue variazioni indicando eventuali deviazioni e correzioni. Anche in questo momento non farà mancare il suo apporto tecnico-scientifico altamente professionale. L’eventuale fermata del treno ad alta velocità nella stazione di Orte ritengo che sia un indubbio momento di crescita per il territorio se sostenuto con forza, serietà e competenza da tutti gli enti e istituzioni locali.”. Conclude il rettore Alessandro Ruggieri.