Terremoto e scuole, Spoleto: “la Regione non invita il Sindaco e la Provincia boccia i progetti”

Il PD di Spoleto attacca: “La Regione non ha invitato il sindaco di Spoleto al convegno sulla ricostruzione post-sisma. La Provincia di Perugia invece ha bocciato la proposta dell’IIS “Sansi-Leonardi-Volta” di Spoleto di attivare l’opzione “Economico – Sociale” del Liceo Scienze Umane con prima lingua inglese e seconda lingua cinese”

SPOLETO – Riceviamo e pubblichiamo – Il Partito Democratico di Spoleto esprime tutto il proprio disappunto nei confronti della Regione Umbria e della Provincia di Perugia. Non è così che si può trattare la città di Spoleto!

Due i fatti che ci hanno profondamente indignato.

– al convegno “Dalla gestione dell’emergenza sismica del 2016 alla ricostruzione” in programma per il 16 novembre organizzato dalla Regione Umbria non viene invitato il sindaco di Spoleto. A parte lo sgarbo istituzionale, che ci pare di cattivo gusto, la gaffe è sostanziale: si rammenta alla presidente Marini che Spoleto è stata toccata pesantemente dal terremoto e ancora, a due anni di distanza, ne subisce i danni per le numerose famiglie di sfollati e per le diverse scuole e numerosi edifici inagibili. Come ci si può “dimenticare” di invitare il sindaco di Spoleto? È inaudito.

–   il Consiglio provinciale di Perugia ha approvato, nell’ultima seduta,  la proposta di Piano dell’Offerta Formativa delle scuole della provincia di Perugia per l’anno scolastico 2019/2020. Fra diverse proposte accettate è stata bocciata quella da parte dell’IIS “Sansi-Leonardi-Volta” di Spoleto di attivare l’opzione “Economico – Sociale” del Liceo Scienze Umane con prima lingua inglese e seconda lingua cinese. Per quale motivo? Perché non era in linea con la vocazione turistico-culturale di Spoleto? E allora per quale motivo depotenziare l’istituto alberghiero della nostra città approvando un nuovo istituto alberghiero a Cascia? Una scelta che di fatto diminuirebbe l’utenza a Spoleto, evidenziando la totale mancanza di visione di insieme e l’assenza di una equilibrata distribuzione di risorse e di offerte formative da parte di Regione e Provincia.  Doppiamente inaudito!

Con chi si sarebbe rapportata a Spoleto la Cabina di regia, attivata dalla Regione Umbria, per avere momenti di confronto volti ad analizzare con tutti i soggetti coinvolti (Regione, Province, Comuni e Ufficio Scolastico Regionale) il piano formativo?

Si potrebbe proporre l’apertura a Cascia (città che soffre di una condizione di spopolamento, ma anche Spoleto non è messa meglio!) di una sezione distaccata dell’istituto alberghiero De Carolis di Spoleto?

Si può proporre l’apertura a Spoleto di una sezione ITS, accademia di Innovazione, Tecnologia e Sviluppo che rappresenta una eccellenza nazionale per gli ottimi risultati di formazione, sul piano occupazionale?

 

Chi porta in Provincia le istanze del territorio di Spoleto?

Il presidente Bacchetta dovrebbe ricordare che è stato eletto, per un soffio, anche con i voti trasversali dei consiglieri comunali di Spoleto.

Non abbiamo scrupoli a denunciare questi due fatti gravissimi che vanno nella direzione di ignorare nel primo caso e di depotenziare nel secondo caso la quarta città dell’Umbria.

La presidente Marini sei anni fa ci disse che “Spoleto si sente la cenerentola dell’Umbria”. Ebbene, noi non ci sentiamo affatto Cenerentola , siamo una città fiera che tenta di rialzare la testa, una città profondamente ferita dal terremoto, provata da una feroce crisi economica, ma siamo anche una città dalle enormi potenzialità, che spesso vengono disarmate proprio da chi ci dovrebbe tutelare e salvaguardare a livelli istituzionali superiori.

 

Il congresso regionale del Partito Democratico che si svolgerà nei prossimi giorni non trasformi per l’ennesima volta Spoleto in terra di conquista da parte dei candidati alla segreteria, ma impegno concreto a tutelare e sviluppare la nostra città e adeguata rappresentanza di Spoleto in regione.

La misura è colma.

 

Partito Democratico di Spoleto