Viadotto Toano, cadono pezzi di cemento. Melasecche all’ANAS: “vogliamo sapere se è sicuro”

TERNI – I cittadini hanno paura e il Comune di Terni corre ai ripari. L’assessore Enrico Melasecche ha inviato una lettera all’ANAS, proprietaria dell’infrastruttura, per avere rassicurazioni sulla tenuta e l’efficienza statica del viadotto di Toano, dopo la caduta di alcuni pezzi di cemento avvenuta nei giorni scorsi. Il distacco del calcestruzzo, che porta i segni della ruggine dell’armatura, fortunatamente non ha causato feriti né danni.

 

L’OSSIDAZIONE DEI TONDINI DI FERRO – «Desta preoccupazione – scrive Melasecche – lo stato manutentivo del viadotto sulla SS. 675 in corrispondenza della zona di Toano da cui, nella giornata di venerdì scorso, si sono distaccati pezzi significativi di calcestruzzo di copriferro. Considerato che tali cadute, già verificatesi in passato, continuano a ripetersi, che l’importante infrastruttura sovrasta a diversi metri di altezza zone abitate ed intensamente frequentate e che i distacchi rivelano evidenti e diffusi fenomeni ossidativi a carico delle barre d’armatura del cemento armato della struttura, questo Comune, nell’adempimento dei propri doveri di vigilanza e controllo sul territorio comunale, chiede di inviare con estrema urgenza una nota di conferma della sicurezza statica dell’infrastruttura in questione non solo nei confronti di fenomeni di collasso generalizzato ma anche riguardo a distacchi parziali o solo corticali che, considerata l’altezza del viadotto e la sua ubicazione, possono in ogni caso cagionare gravi danni alla cittadinanza».

 

Pertanto l’assessore ai Lavori Pubblici chiede all’ANAS che siano attivate immediatamente «azioni di controllo sistematico e/o interventi manutentivi sull’infrastruttura che ne assicurino la piena sicurezza e, qualora tali iniziative fossero già state poste in essere, di conoscerne formalmente i risultati. Considerato inoltre che è tutt’ora vigente una limitazione di carico sulle rampe di accesso alla Terni – Rieti S.S. 79 bis in località San Carlo che impedisce ai mezzi in uscita dalle vicine acciaierie che P ordinariamente hanno massa di circa 100 tonnellate di accedere alla limitrofa viabilità nazionale si 3 segnala che detti mezzi sono costretti a precorrere tragitti cittadini del tutto inadeguati per i volumi e le dimensioni di tali carichi, con continui rischi ed ostacoli per la viabilità cittadina. Per tali ragioni – conclude Melasecche – impediscono il transito dei mezzi pesanti sulla vicina S.S. 79 bis e di conoscere la tempistica prevista per la definitiva revoca della limitazione di carico al momento vigente».