Amiata in rivolta per la nuova centrale geotermica

“Mentre sindaci e sindacati geotermici “fanno ammuina”, l’Enel ci fa il pacco di natale, la nuova centrale Triana da 20 MW”

AMIATA – Riceviamo e pubblichiamo: Nella ristretta area Arcidosso- S.Fiora – Semproniano – Roccalbegna, dopo Bagnore, col progetto Triana si arriverà a 80 MW: ma l’Amiata non aveva raggiunto il limite?

«All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à»
…e chilli che stann’ a Larderello vann’ all’Amiata e chilli che stanno all’Amiata vann’ a Larderello…

Saranno di certo soddisfatti i sindaci e sindacati geotermici che il 22 dicembre, calati dalle lande geotermiche di Larderello, hanno fatto passerella a S.Fiora alla presenza di un centinaio di persone, ben poca cosa rispetto all’invasione geotermica minacciata.

Penoso l’attacco dei sindaci geotermici, non solo ai (veri) comitati e questo era nel conto, ma anche agli scienziati che osano criticare la geotermia come il prof.Borgia che, tra l’altro, non ha mai dichiarato di essere contrario alla geotermia, ma solo a quella devastante delle centrali flash dell’Enel.

Triste poi l’attacco dei sindaci agli altri sindaci che non erano presenti e che, coerentemente, hanno dichiarato i loro territori non disponibili a nuove centrali e si sono beccati gli insulti da stadio dei loro pari.

Ma la frenetica attività dei supporter della geotermia improvvisamente scatenatasi dopo la notizia che gli incentivi non erano più nella bozza del decreto FER1, forse ha avuto anche un altro effetto: distogliere l’attenzione su quanto l’Enel, chiusa in uno strano silenzio, stava comunque portando avanti.

Così scopriamo che agli atti della regione Toscana c’è l’apertura dei procedimenti per l’autorizzazione di una ennesima centrale da 20 Mw nel comune di Roccalbegna, denominata Triana -a ridosso dell’omonimo castello-, ai confini con Arcidosso, S.Fiora e Semproniano, a poca distanza dalle esistenti centrali di Bagnore alle quali sarà collegata con 4,8 km di tubazioni in aperta campagna.

Il bel regalo di natale dell’Enel ai cittadini dei comuni limitrofi sarà il raggiungimento di 80 Mw e, ovviamente, l’aumento di un quarto dei volumi delle emissioni…

Ma tutto il PD, dalla regione ai sindaci, non aveva giurato e spergiurato che con Bagnore 4 in Amiata si era raggiunto “l’equilibrio” tra ambiente e centrali?

Non opporsi a nuove centrali significa condannare l’Amiata allo stesso declino economico, demografico e sociale dei comuni dell’alta Valdicecina.

I comitati hanno sempre diffidato degli annunci mirabolanti dei nostri amministratori aspettandoli al varco della verifica degli atti concreti; oggi, purtroppo, non possiamo che prendere atto che di fronte ad un nuovo progetto di megacentrale gran parte dei sindaci, la regione Toscana e i sindacati amici sono schierati non certo dalla parte dei cittadini, ma dalla parte dell’Enel e delle elemosine geotermiche ai loro bilanci.

Sos Geotermia, Difensori della Toscana, Rete nazionale NoGESI