Civitavecchia – Dino Baiocco, re dei conflitti d’interessi (uomo PD), lascia la dirigenza del servizio veterinario per “avvenuta” pensione

Nonostante l’intervento dell’Anac e di Cantone che certificarono la scandalosa posizione del dipendente della Asl Roma 4, il direttore generale Giuseppe Quintavalle lo aveva rimesso al suo posto

CIVITAVECCHIA – La sanità civitavecchiese e quella regionale, tutta marcata Partito Democratico, si sta finalmente liberando di una posizione scomoda che quella del dirigente del Servizio Veterinario UOC area A (sanità animale e anagrafe zootecnica) Dino Baiocco.

Ovviamente la posizione si sta liberando per quiescenza. Il dirigente, Dino Baiocco, sta “scontando” un lunghissimo periodo di ferie accumulate durante i suoi lunghi anni di conflitti “familiari” e non tornerà più al suo posto se non per firmare le dimissioni per avvenuto pensionamento.

Dino Baiocco, conosciuto fin troppo a Civitavecchia, fu al centro di una battaglia, vinta da quest’ultimo su molteplici conflitti di interesse contestati addirittura da Raffaele Cantone, presidente dell’ANAC che invitò il direttore generare Giuseppe Quintavalle a rimuoverlo da quel posto.

Poi errori sui bandi, dimenticante e inottemperanze hanno permesso a questo signore di rimanere al suo posto fino a pochi giorni fa quando, finalmente, la città si è liberata di un problema dove dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, indagare anche la Procura di Civitavecchia.

Raffaele Cantone in persona l’ha sottolineato diverse volte: “Per prevenire la corruzione in sanità servono anticorpi al conflitto di interessi“.

Perché questo grido, inascoltato di Cantone?

Semplicemente perché chi ha a che fare con la sanità pubblica non deve avere situazioni di conflitto da compromettere il lavoro degli altri.

Raccontiamo però la storia

Il dirigente Dino Baiocco fu rimosso dall’incarico presso il Servizio Veterinario UOC area A (sanità animale e anagrafe zootecnica) per triplice conflitto d’interessi e rimesso allo stesso posto, dopo circa due anni, ancora con i conflitti in essere.

Tutto messo nero su bianco e confermato perfino nella delibera d’incarico firmata dallo stesso dg, Giuseppe Quintavalle che, due anni prima l’aveva rimosso.

I protagonisti di questa storia, come già intuito, sono il direttore generale della Asl Roma 4 (Civitavecchia) Giuseppe Quintavalle e il dirigente veterinario Dino Baiocco. 

Nonostante avesse una moglie con un allevamento di bovini e uno di equini, un fratello titolare di una macelleria a due passi dalla Asl e un figlio veterinario libero professionista, tutte attività rientranti nel territorio di competenza della Asl Roma 4, il dg dell’azienda sanitaria Quintavalle lo ha nominato per la seconda volta Baiocco responsabile di un’unità operativa complessa (Uoc) in campo veterinario consentendogli di arrivare al pensionamento rivestendo, anche economicamente, quel ruolo.

La Asl aveva precisato ai colleghi de Il Fatto Quotidiano, che per primi si occuparono della vicenda, che:  “L’incarico in questione la prima volta è stato affidato a Baiocco in qualità di sostituto del direttore, in attesa che la Regione Lazio rilasciasse le autorizzazioni previste per l’indizione di avvisi pubblici per assegnare l’incarico medesimo. Successivamente – proseguiva quella nota stampa – nell’aprile 2018, all’esito dell’espletamento della procedura di selezione, indetta con avviso interno per il conferimento dell’incarico provvisorio delle aree della dirigenza, a Baiocco veniva conferito l’incarico provvisorio di responsabile della Uoc, avendo questi riportato un punteggio superiore rispetto agli altri candidati”.

Allevamenti, macellerie, veterinari. Una famiglia in conflitto

A prescindere dal punteggio, il ruolo conferito evidenzia un forte conflitto d’interesse tra i poteri pubblici e gli interessi privati dello stesso Baiocco, dirigente pubblico preposto prevalentemente alla vigilanza sanitaria degli allevamenti di bestiame, anche quindi al controllo degli allevamenti della moglie e dell’attività dei veterinari liberi professionisti, e quindi anche del figlio, e indirettamente anche quella del fratello.

La Asl aveva sottolinea che era a conoscenza solo degli allevamenti della moglie di Baiocco ma che “aveva preso atto di quanto segnalato da Il Fatto Quotidiano circa gli altri due profili di potenziale conflitto di interesse, in relazione ai quali l’amministrazione si riservava ogni ulteriore valutazione all’esito degli approfondimenti”. 

Nonostante ciò il dirigente veterinario è rimasto fino ad oggi al suo posto come se nulla fosse o meglio, è stato rimesso al suo posto fino all’avvenuto pensionamento allo scadere delle lunghe ferie pagate da sfruttare (basta guardare il sito della ASL Roma 4 clicca)

Dal 2009 al 2016 Baiocco è stato già il direttore sostituto dell’area “sanità animale”, maturando un punteggio utile per altri incarichi futuri, senza che l’amministrazione si accorgesse dell’incompatibilità del dirigente e ad aprile scorso, dopo essere stato rimosso nel 2016 proprio per incompatibilità, è stato nominato di nuovo responsabile della stessa area e, dopo l’accorpamento deciso dall’amministrazione, designato anche direttore sostituto dell’area “igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche”.

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. baiocco dino Data di nascita 10_11_1956. Numero telefonico dell ufficio. Fax dell ufficio 0696669640

Nel 2016 la revoca dell’incarico per conflitto d’interesse

Quasi tre anni fa però, lo stesso Quintavalle, a seguito di una richiesta d’informazioni della Regione Lazio “proprio in merito a possibili situazioni di conflitto di interessi” e a un parere dell’Anac, che sulla questione aveva evidenziato più volte l’obbligatorietà dell’astensione del dipendente “in tutte quelle situazioni in grado di compromettere, anche solo potenzialmente, l’imparzialità richiesta al dipendente pubblico nell’esercizio del potere decisionale”, aveva revocato l’incarico a Baiocco che per circa otto anni era stato responsabile Uoc area “sanità animale”; quindi ben più che un semplice dipendente ma un dirigente con poteri decisionali importanti.

Un provvedimento dovuto, visti gli interessi commerciali e professionali dei parenti di Baiocco.

Qualcuno però, successivamente a questo atto, presentò, guarda caso, un ricorso al Tar per irregolarità amministrative per l’espletamento del nuovo avviso pubblico interno per ricoprire il posto tolto a Baiocco.

Non potendo più espletare l’avviso pubblico in questione, il dg ha affidato la gestione dell’attività della Uoc “area sanità animale e igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche” prima, non si sa bene a quale titolo, a un medico chirurgo che ovviamente rifiutò l’incarico, poi ad un dirigente veterinario, Fabrizio Santini, già responsabile dell’unità “sicurezza alimentare”; un campo completamente differente dall’area affidatagli. Per capirci l’Uoc che doveva dirigere si doveva occupare della sanità di animali vivi e igiene degli allevamenti, mentre lui ha sempre operato invece nella sicurezza alimentare di carni, prodotti ittici e via discorrendo, e non certo di bestiame vivo. La persona sbagliata nel posto sbagliato. Non è dello stesso parere la Asl che rassicurava i colleghi de Il Fatto che “Santini risultava, all’epoca, l’unico dirigente veterinario titolare di struttura e la disciplina dal medesimo posseduta risultava equipollente alle discipline di riferimento dell’area in questione”.

delibera baiocco asl roma 4

Ad aprile del 2018 il mitico ed inossidabile Giuseppe Quintavalle, dopo la pubblicazione di un avviso interno inoltrato a tutti i dirigenti veterinari in servizio “presso il dipartimento di prevenzione della Asl Rm4” e le candidature presentate, scelse nuovamente come direttore della Uoc in questione il sempiterno Baiocco. Questo perché risultava “aver ottenuto un punteggio superiore rispetto a quanto riportato dagli altri candidati, in ragione soprattutto del punteggio assegnato sulla base degli incarichi dirigenziali svolti”, si legge nella delibera.

Una motivazione che appare una beffa per gli altri candidati visto che l’incarico dirigenziale precedente svolto, dal 2009 al 2016, era quello in palese conflitto d’interesse, come sottolineato dallo stesso dg nella delibera di revoca di tre anni prima. Conflitto d’interesse sottolineato dal direttore del personale della Asl anche nella delibera che riaffida l’incarico, revocato in precedenza, di responsabile Uoc “area sanità animale”, potenziandolo della nuova funzione di responsabile anche dell’area “igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche”.

Nella delibera si sottolinea che “Baiocco ha dichiarato, all’atto dell’istanza di partecipazione all’avviso interno, l’esistenza di conflitti di interesse nell’espletamento della propria attività di veterinario nei confronti di una impresa la cui titolare risulta essere la coniuge”, dimenticandosi il figlio veterinario e il fratello titolare della macelleria.

Nella delibera di nomina poi, si riportano anche le osservazioni dell’Anac che avevano spinto tre anni prima Quintavalle a rimuovere Baiocco dall’incarico ma qualche riga più sotto, come se nulla fosse, lo stesso Quintavalle conferisce l’incarico di direttore titolare della Uoc in questione, “per sei mesi rinnovabile” proprio allo stesso Baiocco. Forse sapeva benissimo che sarebbe andato in pensione.