Terni Industry – Fiorini (Lega):”Fare chiarezza su 1,4 milioni erogati dalla Regione”

TERNI – Come sono stati impiegati i finanziamenti erogati da Sviluppumbria alla ex Neofil, oggi Terni Industry e cosa intende fare la Regione Umbria per i lavoratori che si ritrovano senza occupazione? Sono le questioni che il consigliere della Lega, Emanuele Fiorini, ha posto alla Giunta regionale attraverso un’interrogazione.
Nell’atto depositato il capogruppo leghista pone l’attenzione sul “fallimento aziendale della Terni Industry, ex Neofil, un tempo Meraklon Yarn, azienda produttrice di filo di polipropilene con sede a Terni” e sulla situazione dei “circa quindici lavoratori del settore chimico che si ritrovano senza stipendio e occupazione”.
Oltre al destino dei lavoratori, Emanuele Fiorini vuole fare chiarezza sugli 1,4 milioni concessi nel 2015 dalla Regione Umbria attraverso Sviluppumbria alla Neofil, poi Terni Industry,per sostenerne il revamping e l’ammodernamento degli impianti”. Il consigliere Fiorini fa riferimento al documento attraverso il quale la stessa Sviluppumbria comunicava all’azienda del comparto chimico il parere positivo alla domanda di finanziamento: “Nello stesso avviso – spiega Fiorini – si specifica che “nelle fasi di rendicontazione del programma di spesa l’azienda (…) dovrà contestualmente produrre una perizia asseverata (…) pena la non ammissibilità della spesa stessa”. In pratica – sottolinea il capogruppo leghista in Regione Umbria – il finanziamento di Sviluppumbria era vincolato alla presentazione di perizie e attestazioni di interventi effettuati riguardo all’ammodernamento, al revamping o alla revisione di macchinari e attrezzature”.
A quanto sembra, però, a partire dal 2018 “dagli impianti della ex Neofil non è uscito neanche un rotolo di filati sintetici. Vogliamo capire – conclude Fiorini – come sono stati utilizzati gli 1,4 milioni erogati, se Sviluppumbria ha verificato l’effettivo impiego dei finanziamenti nel revamping e l’ammodernamento degli impianti come da progetto e, infine, come la Regione Umbria intende muoversi ai fini del ricollocamento degli operai”.