#Civitavecchia2019 – Massimiliano Grasso spernacchia il centrodestra e prenota l’aula Pucci per le primarie con Petrelli

Chiesta la disponibilità dell’aula consiliare dove saranno allestiti i seggi. Fratelli d’Italia sedotti e abbandonati nel peggiore dei modi

CIVITAVECCHIA – Il comunicato stampa diramato dal responsabile di Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni, faceva intuire, tra le righe, che Massimiliano Grasso, da loro fortemente sostenuto, avrebbe fatto un passo indietro nel segno dell’unità del centrodestra.

Manco per idea. Mentre la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in queste ore stanno per ritrovarsi, discutere e chiudere una tre giorni di tempesta politica causata dall’atto di amore di Enrico Zappacosta per la Lega e consentire a Fratelli d’Italia e Massimiliano Grasso di tornare all’ovile ecco la news.

Tutti però non hanno fatto i conti con il coraggio, la testardaggine di Massimiliano Grasso, leader di uno sparuto gruppetto di irriducibili dove a menar le mani sono due donne, Fabiana Attig e Simona Galizia.

Proprio a ridosso dell’ora di pranzo, Massimiliano Grasso ha chiamato un dirigente del Comune di Civitavecchia e chiesto la disponibilità dell’aula Pucci per poterla utilizzare, il 24 marzo prossimo, come sede centrale delle primarie dove si confronterà con il “compagno” Vittorio Petrelli.

Nel centrodestra c’è la fobia delle 3T (per gli amanti dei rebus la soluzione è facile) e c’è molta attesa per la riunione risolutrice che si svolgerà nel tardo pomeriggio.

Centrodestra compatto con tutte le sigle nazionali più importanti a confronto, Lega, Fratelli d’Italia, Udc e Forza Italia, più ci saranno le liste civiche di centro e i transfughi del Partito Democratico che vedendosi davanti un “mandarino” come segretario nazionale, cioè Nicola Zingaretti, hanno preferito trovare approdi più sicuri e senza franchi tiratori.

Massimiliano Grasso con le sue due o forse tre liste civiche si prepara ad andare al massacro per le primarie che, essendo aperte a tutti, vedranno una grande e rumorosa partecipazione cittadina.

Già, perché a votare, non potranno impedirlo, ci andranno anche quelli che mai e poi mai gli daranno una preferenza alle amministrative ma che, vedrebbero di buon occhio la vittoria di Petrelli quale guastatore per le ambizioni di una delle 3T e cioè quella di Tarantino che è dato già per perdente ma che, nel caso della discesa in campo di Vittorio Petrelli vedrebbe assottigliarsi ancor più il consenso degli oltranzisti di sinistra che lo definiscono un “fichetta” senza attributi e non decisionista.