Aprire una ditta individuale: ecco i passi da seguire

Una delle tipologie di impresa più convenienti da aprire sembra possano essere proprio le ditte individuali. Nel 2019 i vantaggi di questo tipo di impresa dovrebbero restare invariati: grazie a costi molto bassi e alla possibilità di aderire al regime forfettario probabilmente la ditta individuale sarà ancora una delle principali scelte di aspiranti imprenditori.

Ma quali sono i passi da seguire per aprire una ditta individuale oggi come oggi? Sembra sia diventato ancora più facile che in passato grazie alla possibilità di aderire a un nuovo regime forfettario con tutti i risparmi che comporta e alla possibilità di aprire partita Iva e codici Ateco, tutto attraverso la cosiddetta Comunicazione Unica.

Cosa fare per aprire ditta individuale?

Ora passiamo a spiegare in maniera semplice e comprensibile i passi da seguire per aprire una ditta individuale. Come sempre quando si apre una nuova società è importante iscrivere la propria al registro delle Imprese alla Camera di Commercio. C’è bisogno di fare una Comunicazione di Inizio Attività, ma i punti salienti da seguire sono i seguenti:

  • Attraverso la Comunicazione Unica si procede a un atto pubblico e formale che tutti sono tenuti a fare per poter avviare la nuova impresa. Solo così infatti qualsiasi esercizio può assumere una forma giuridica agli occhi dello Stato e della Società.
  • L’iscrizione offre subito la possibilità di vedersi riconosciuto un Codice Fiscale identificativo ed univoco corrispondente alla nuova impresa. Si tratta di un codice indispensabile per il proseguimento dell’iter della Costituzione dell’Impresa.

  • La denuncia di inizio attività è altro passo importante perché previsto dalla normativa fiscale e obbliga tutti coloro che intendono aprire un’attività economica a segnalarla all’Agenzia delle Entrate attraverso la presentazione dell’apposita dichiarazione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività stessa.

  • Tutte queste comunicazioni possono essere effettuate inviandole al Registro delle Imprese il che avvia in automatico il processo di inoltro delle informazioni fiscali a tutti gli uffici come l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e dati assicurativi all’Inail dell’impresa e del soggetto che costituisce l’impresa.

Per fare la Comunicazione Unica bisogna avere pronti dati come la Pratica del Registro delle Imprese mediante FedraPlus, la Pratica dell’Agenzia delle Entrate con il software specifico dell’Agenzia, la Firma Digitale, la casella di Posta Certificata, detta PEC.

Quanto costa aprire partita IVA

Per fare una ditta individuale ovviamente ci sono dei costi da affrontare, ma per fortuna per questa tipologia di impresa i costi sono davvero bassi, infatti ad esempio l’apertura di una partita IVA può essere fatta a costo ZERO e addirittura online attraverso la Comunicazione UNICA, le uniche spese da sostenere sono:

  • Diritti di segreteria
  • Imposta di bollo

Entrambi i costi sono dovuti all’esecuzione degli adempimenti pubblicitari presso il Registro delle imprese. Una volta scelto il tipo di partita IVA è fondamentale selezionare il codice ATECO più adatto alla propria attività. I codici sono stati introdotti nel 2007 e pubblicati dall’ISTAT e ve ne sono alcuni generici altri specifici per tipo di attività. Si ricorda inoltre che per aderire al regime forfettario e ai suoi vantaggi fiscali si deve essere in possesso dei requisiti richiesti al momento dell’apertura.