Perugia – Terreni Collestrada, Carbonari (M5S) sull’ampliamento dell’area commerciale: “ecco la storia”

Di Maria Grazia Carbonari, consigliere regionale M5S Umbria

 

Oggi voglio darvi aggiornamenti sul mistero dei terreni attorno al centro commerciale di Collestrada, inizialmente di proprietà di Coop Centro Italia e poi venduto a Eurocommercial.

Ricordate la storia? A fine 2004 il Comune di Perugia (ex giunta Locchi) avrebbe venduto alle Opere Pie Riunite (ex presidente Brucolini) circa 78 ettari di terreni nelle vicinanze del centro commerciale di Collestrada per 1,16 milioni di euro. Qualunque fosse stata la ragione della transazione, le Opere Pie Riunite devono aver cambiato idea, poiché, solo poche settimane dopo (ci sta no che uno ci ripensa?!?), avrebbero rivenduto la quasi totalità di quei terreni per 1,6 milioni di euro ad una piccola società agricola costituita circa due mesi prima con capitale sociale di appena 1000 euro.

Secondo visure camerali, emergerebbe che proprietario del 90% delle quote di tale società agricola (quote che sarebbero state poi trasferite ad un trust di Foligno assieme ad un ulteriore 9%) sarebbe stato per circa 30 anni consigliere delegato e poi amministratore delegato di una importante società umbra che avrebbe operato in campo assicurativo con numerose agenzie Unipol, nella quale Coop Centro Italia avrebbe detenuto indirettamente la quota di maggioranza.
Già ho segnalato tutta la vicenda agli organi competenti affinché possano appurare al più presto la regolarità di tutta l’operazione, verificando in particolare l’origine di quei 1,6 milioni di euro e la struttura interna di tale trust.

 

Intanto si starebbe insistendo sul progetto di ampliamento dell’area commerciale di Collestrada. A questa frenesia farebbe eco anche buona parte della politica perugina che sembrerebbe avere una grande fretta di voler realizzare tale ampliamento. Sempre secondo la stampa, il Comune di Perugia starebbe realizzando modifiche al Piano Regolatore Generale. Interesserà anche tali terreni vicini?

 

Inviterei perciò la politica locale, i funzionari e le autorità competenti a svolgere preventivamente approfondite verifiche atte a comprendere la storia dei terreni, dei fondi utilizzati per acquistarli e chi sono i titolari, per evitare di emanare atti alla leggera in mezzo a questa frenesia da “Partita a Monopoli”.
Se a me sono bastate varie visure alla Camera di Commercio e al Catasto, oltre a tanto tempo e pazienza, sono certa che loro potranno scoprire molto di più per poter assicurare l’assoluta regolarità di tutto.
Ben venga il reale sviluppo, ma pretendiamo massima trasparenza affinché il miraggio di nuovi posti di lavoro non diventi lo specchietto per le allodole per eventuali speculazioni.