Corte dei conti – Sezione centrale controllo gestione: gli esiti dell’attività di controllo svolta nel 2017

ROMA – La Sezione centrale di controllo ha approvato la relazione concernente “Gli esiti dell’attività di controllo svolta nel 2017” che assolve al compito di offrire, in primis al Parlamento, una visione d’insieme delle iniziative e dei comportamenti correttivi posti in essere dalle amministrazioni in conseguenza delle indagini concluse. La trasmissione della relazione anche alla Presidenza del Consiglio dei ministri, oltre che alle amministrazioni interessate, intende coinvolgere maggiormente la stessa nell’ambito delle sue funzioni.

Per adeguarsi alle osservazioni mosse dall’Organo di controllo esterno, le amministrazioni si sono attivate per migliorare i processi di attuazione di alcuni interventi finanziati dallo Stato, per potenziare sistemi di monitoraggio, vigilanza e controllo o, più in generale, per predisporre gli strumenti operativi che consentiranno di ovviare alle disfunzioni evidenziate.

Si registra l’attivazione di momenti di raccordo intervenuti tra amministrazioni al fine di conseguire le migliori soluzioni alle problematiche emerse: in particolare è da segnalare l’avvio di tavoli tecnici, quale effetto delle relazioni, come con riguardo allo ” Stato della liquidazione di Stretto di Messina s.p.a.” (delib. n. 14/2017/G).

Anche in riferimento alla relazione concernente ” La dismissione e la permuta degli immobili in uso al Ministero della difesa, 2003-2016″ (delib. n. 10/2017/G), l’amministrazione ha comunicato l’intenzione di convocare uno specifico tavolo tecnico Difesa/Demanio al fine di individuare e perseguire le migliori e più coerenti politiche relative al settore.

In diversi casi sono stati adottati provvedimenti (decreti e circolari), la cui attuazione potrà condurre alla rimozione delle disfunzioni segnalate.

Va infine evidenziato che, sovente, gli interventi posti in essere e i provvedimenti adottati non possono ritenersi compiutamente risolutivi delle questioni sollevate, costituendo, piuttosto, un primo passo di un percorso complesso che, solo una volta pienamente attuato, consentirà di dare maggiore effettività alle osservazioni della Corte.