#Tarquinia2019 – Sandro Celli e il coraggio di guardare avanti. Tre liste civiche (senza il PD scritto) al suo fianco

TARQUINIA- “È necessario dare risposte concrete, i cittadini hanno la mia parola che ciò che prometto poi lo manterrò costi quel che costi. È un Sandro Celli molto determinato quello che si presenta alla stampa per ufficializzare la sua candidatura sostenuta da tre liste ovvero “Democratici per Tarquinia”, “Impegno Sociale” e “Tutti per Tarquinia”. Ad introdurre Sandro Celli, Giuseppe Castellini.

Direttore del Nuovo Corriere Nazionale e tarquiniese doc, che con una disanima puntuale, precisa e molto interessante ha focalizzato le problematiche principali del territorio sottolineando come sia necessario rilanciare l’economia locale spingendo molto sul motore autonomo, ovvero quello rappresentato da turismo, agricoltura ed export, traino indispensabile per la ricchezza di una città”.

Il credo liberal socialista è il filo conduttore che lega Castellini a Celli, oltre alla passione per lo sport. Dopo aver perso due anni fa le primarie del Pd che hanno portato alla candidatura a sindaco di Anselmo Ranucci poi uscito dalle urne perdente, Celli vuole prendersi la rivincita e si presenta ora alla città con tre liste: ‘’Impegno sociale’’, riconducibile a Giuseppe Scomparin: “Una lista molto giovane con uno sguardo verso l’Europa – ha spiegato Celli – e composta da molti giovani con idee e competenze”; una lista riconducibile al Pd: ‘’Democratici per Tarquinia” che però è una formazione civica “ma non per nasconderci – ha spiegato Celli – ma per dare un segnale forte, chiaro e deciso che il nostro è un progetto per la città e che se serve alla nostra città siamo anche distanti, lontani e autonomi dalle dinamiche di partito”; e la lista ‘’Tutti per Tarquinia’’ che è la lista che fa riferimento allo stesso Celli.

“Abbiamo amministrato dal 2007 al 2017 e siamo stati dentro la più grande crisi economica che c’è stata, e chiaramente questo ci ha creato una grande difficoltà nell’approccio con la gente, – ha detto Celli – perché nel momento in cui le persone, che sono fatte di sangue, carne, affetti, umori e preoccupazioni si trovano in grande difficoltà vengono fuori sicuramente quelle che sono le esigenze vere di un paese e di una società. La mia esperienza è stata a volte anche frustrante sentendomi impotente di fronte a certe situazioni e questo è il brutto di fare politica e l’amministratore”.

“In campagna elettorale quando una persona decide di candidarsi e di mettersi in gioco deve necessariamente rivolgere il suo sguardo verso tutti, – ha aggiunto Celli – perché un sindaco una volta eletto deve rappresentare tutti e avanzare una proposta programmatica capace di coinvolgere la città a 360 gradi. Per le fasce sociali in difficoltà vanno create le opportunità per garantire loro dignità rendendole autonome dal punto di vista economico”.

“Il centrosinistra indubbiamente è in difficoltà – ha ammesso più volte Celli – probabilmente ha pagato colpe non sue, o oltremisura rispetto a quella che era la reale situazione che si era creata. Nel momento in cui c’è una crisi così grave, chi amministra e chi governa necessariamente deve pagare dazio.

E’ quasi una regola. Purtroppo però io non vedo l’alternativa, sia sul piano nazionale sia locale. La nostra credo che sia ancora la proposta più forte e più giusta, la proposta più affidabile e più credibile per cercare di continuare un lavoro, rilanciare il paese riconoscere e saper riconoscere quelli che in passato sono stati gli sbagli e saper ricostruire da questi un nuovo futuro, un nuovo percorso e un nuovo cammino, fatto con le persone giuste, con le persone per bene, con le persone che hanno come comun denominatore esclusivamente l’obiettivo di rilanciare Tarquinia, cercando di andare avanti senza lasciare indietro nessuno. Un cammino a due velocità è possibile: dobbiamo essere in grado di non mortificare le eccellenze, amplificare tutto quello che noi abbiamo di eccellenza ma allo stesso tempo non lasciare indietro chi in questa rincorsa potrebbe trovarsi in difficoltà”.

“Spero che il momentaneo distacco tra la nostra proposta politica di centrosinistra e l’altra sinistra – ha anche detto Celli – sia momentanea e sia soprattutto il frutto di un discorso che è tuttora in corso rispetto al programma, rispetto a qualcosa su cui dovremmo trovare una convergenza programmatica su linee strategiche per Tarquinia. Non credo e non voglio pensare che possano esserci pregiudiziali sulla persona, non credo che questo possa essere possibile.

Credo che in politica le pregiudiziali siano irricevibili. In un momento di così grande difficoltà dove dobbiamo cercare di andare avanti senza lasciare indietro nessuno io ho ancora speranza che si possa trovare una strada comune e un percorso comune che porti ad un obiettivo importante per la nostra città. Ancora c’è tempo e sono disponibile a confrontarmi su quelli che sono i programmi da portare avanti per Tarquinia”.

“Io non mi sono candidato da solo – infine ha rimarcato Celli – Ci sono movimenti, liste civiche e forze politiche che mi appoggiano. Io mi sono messo a disposizione e gli altri hanno ritenuto che potessi essere la persona giusta, adeguata per esperienza, per concretezza, per trasparenza, per onestà e per competenza; capace di poter stare a rappresentare quell’area moderata e riformista del centrosinistra. Ci sono tre liste e tre movimenti civici che hanno deciso questa candidatura”.