Tarquinia, Uoc di Ortopedia: scontro Blasi – Asl

La consigliera regionale del M5S lamenta  mancate risposte da parte della direzione sanitaria
Secca replica dell’azienda: un chirurgo già in servizio da Belcolle e in arrivo due ulteriori unità a tempo determinato

TARQUINIA – «La Uoc di Ortopedia e traumatologia è centrale nel garantire la continuità e la visibilità dell’ospedale di Tarquinia; inoltre consente il mantenimento della Uoc di Anestesiologia».

La consigliera regionale del Movimento cinque stelle Silvia Blasi prende posizione in merito alla Unità operativa di Ortopedia, ricordando che «rappresenta un’eccellenza nell’ambito dei reparti chirurgici della Asl di Viterbo e della nostra regione, grazie alla professionalità dei medici presenti. Vanta infatti un primato per mobilità attiva e numero di interventi chirurgici effettuati negli anni precedenti, circa 1300. Questa evidenza avrebbe dovuto orientare la direzione strategica ad anticipare le azioni utili per garantire la continuità del lavoro della stessa Uoc».

«Paradossalmente – lamenta però la Blasi – dopo il recente  pensionamento di un dirigente medico e del fine rapporto di un secondo dirigente medico, nulla è stato fatto per sopperire all’attuale sottodimensionamento dell’organico. Ricordo che l’azienda avrebbe potuto temporaneamente assegnare due ortopedici provenienti da altri servizi (Viterbo e Civita Castellana) in attesa dell’espletamento di procedure concorsuali o avviso pubblico. Pur avendo potuto chiedere la deroga al concorso pubblico nel Piano assunzionale 2018, non lo ha fatto. Nonostante ciò il M5S ha posto all’attenzione il problema e proposto soluzioni al fine di evitare il collasso del servizio ed il rischio inosservanze norme contrattuali (Legge 161)».

«Da alcuni mesi – dice la Blasi –  ho intercorso una corrispondenza con la direzione aziendale senza ottenere azione concrete tese a risolvere il problema. Questa inadempienza ha generato un abbattimento delle prestazioni per il 2019, ha prodotto una perdita di immagine positiva al presidio ospedaliero tutto e può preludere ad un decadimento ulteriore dei servizi dell’ospedale di Tarquinia». «La incapacità di questa direzione generale – afferma la consigliera regionale – si è resa evidente anche nel gestire altre situazione sanitarie critiche come quella verificatasi all’ospedale di Civita Castellana nel reparto di Radiologia. Questo è un quadro ripetuto e costante della politica sanitaria del commissario alla sanità Nicola Zingaretti che interviene in momenti temporali precisi con norme tampone o con deroghe in funzione delle istanze politiche elettorali del territorio”.  Pronta la replica da parte della Asl di Viterbo, “per rassicurare e informare correttamente la cittadinanza».

«L’azienda – scrive in una nota – nel momento in cui si sono venute a creare delle condizioni concomitanti che hanno ridotto temporaneamente il numero dei chirurghi in servizio presso la struttura, ha attivato in tempo reale la rete ortopedica aziendale, provvedendo ad assegnare un professionista da Belcolle a Tarquinia”.

“Ciò, non solo con l’obiettivo di garantire i livelli essenziali di assistenza, ma anche al fine di mantenere costanti gli standard qualitativi normalmente assicurati ed apprezzati da parte degli utenti che afferiscono al reparto di Ortopedia del litorale. Inoltre, nelle more delle procedure di mobilità in corso, l’azienda ha espletato un avviso per l’assunzione, a tempo determinato, di due chirurghi ortopedici ed è in attesa dell’accettazione dei professionisti individuati per la loro entrata in servizio presso la struttura ospedaliera di Tarquinia”.

“Infine – conclude l’azienda sanitaria –  nell’ottica di una risoluzione più durevole delle criticità di organico attualmente sussistenti, non solo dunque per l’unità operativa di Ortopedia di Tarquinia, la Asl ha avviato diverse procedure e tipologie di reclutamento di personale, a seguito di puntuali autorizzazioni pervenute dalla Regione Lazio».