Viterbo- Il teatro che cura e integra: i ragazzi di Eta Beta portano in scena “Il Minotauro”

Viterbo – Grande spettacolo stasera per i ragazzi di Eta Beta, ad accoglierli il Teatro dell’Unione, dove porteranno in scena, come atto conclusivo della loro attività teatrale, “Il Minotauro”. Il laboratorio teatrale integrato, nato nel 1997 da un’idea di Giorgio Schirripa, è realizzato dall’unità operativa Tsmree, diretta da Marco Marcelli, in collaborazione con l’associazione Eta beta e con la cooperativa sociale Gli anni in tasca, coordinati dalla dottoressa Annalisa Pieri insieme a Chiara Ricci.
A dirigere il gruppo di attori ne “Il Minotauro, una storia tra sogno e fiducia, per osare a disegnare un futuro” è Sandro Nardi, da giovedì impegnato nelle prove con i ragazzi.
Ancora una volta il laboratorio dimostrerà l’importanza e soprattutto l’efficacia dell’integrazione sociosanitaria, specie quando si parla di arte.
Quest’anno poi, la figura del Minotauro, l’innocente colpevole, funge da reo perfetto per essere isolato in quanto diverso, costretto a pagare per essere l’unico nel suo genere. Come sottolineato dallo stesso regista, lo spettacolo si basa proprio sul destino di ciascuno, che non sta scritto da nessuna parte ma si forma giorno per giorno e si risolve misurandosi con se stessi e con il confronto con gli altri.
Sul palco saranno protagonisti: Andrea Bozzi, Lorenzo Bracone, Lavinia Calisti, Miranda Capocecera, Silvano Carpinelli, Michele Donati, Beatrice Guitarrini, Linda Ibra, Samantha La Rosa, Luca Mecorio, Daniele Paccosi, Matteo Ridolfi, Sara Selvi, Chiara Ricci; regia e scenografia Sandro Nardi; aiuto regia e costumi Amanda Mallia, trucco acconciature Elisa Di Pietro Paolo; light designer Filip Marocchi Stas Terni.
“Come ogni anno giungiamo a questo appuntamento dello spettacolo teatrale, che in questo da sempre collabora con l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile, attraverso il Centro socio-riabilitativo – sottolinea Pietro Di Bella, presidente associazione Eta Beta onlus –. Si tratta di un importante impegno per la realizzazione di attività e progetti che promuovano la cultura della differenza e riconoscano il ragazzo in difficoltà come soggetto che ha diritto alla felicità ed al pieno benessere, attraverso percorsi di conoscenza e crescita, confronto e gioco”.

Un pensiero condiviso dal dottor Marcelli, che aggiunge: “I laboratori teatrali integrati contribuiscono al perseguimento di obiettivi fondamentali per la crescita globale, in quanto occasione di espressione della propria sensibilità ed individualità, attraverso l’aumento di autoefficacia ed autostima, in seguito all’apprezzamento sociale della propria performance sul palco”.

“I piani di intervento socio-assistenziali sono il cuore dell’attività dei servizi sociali e la collaborazione tra Asl e associazioni di volontariato rende fattiva ed efficace l’integrazione sociosanitaria – sottolinea l’assessore Antonella Sberna – fiore all’occhiello per i servizi associati ed integrati. Tanti operatori e genitori insieme ogni giorno dedicano il loro tempo e le proprie energie nella gestione di questo pregevole progetto sociale”.

“Ho scelto il mito perché è un composto di tanti ingredienti che incuriosisce, affascina e diverte. Un modo fantasioso adottato dagli Antichi per provare a spiegare la realtà e il comportamento degli uomini attraverso le metafore. Lo spettacolo racconta il Minotauro, l’innocente colpevole, condannato da un tribunale di colpevoli ad espiare una colpa antecedente la sua nascita. Il Minotauro si trasforma così in vittima – sottolinea Nardi nella sua nota di regia – isolato in quanto diverso, prigioniero del labirinto, da castigare. Costretto a pagare per essere l’unico nel suo genere, avvolto nel groviglio di contraddizioni che si sviluppa nel labirinto stesso. Lo spettacolo si basa proprio sul destino di ciascuno, che non sta scritto da nessuna parte ma si forma giorno per giorno e si risolve misurandosi con se stessi e con il confronto con gli altri”.

L’appuntamento è quindi per stasera alle 21, al Teatro dell’Unione, con il patrocinio del Comune di Viterbo, assessorato ai servizi sociali, che ha inserito la serata nel Festival del volontariato. Gli ultimi biglietti disponibili, per un teatro che si avvia verso il sold-out, sono in vendita al botteghino del teatro.