Un arsenale bellico trovato nel mare di Montalto

Circa venti granate con relative spolette scoperte da un sub a 400 metri dalla costa, ad una profondità di due metri e mezzo. Guardia costiera e nucleo Sdai della Marina militare presto sul luogo per il brillamento

MONTALTO DI CASTRO – Circa venti bombe da mortaio e granate sono state rinvenute sui fondali davanti la costa di Montalto di Castro. La scoperta è di pochi giorni fa antistante la località Le Murelle. Un sub sportivo, durante una immersione, ha rinvenuto gli ordigni e ha lanciato l’allarme. La delegazione di spiaggia della Guardia costiera di Montalto ha allertato la Capitaneria di porto di Civitavecchia, che ha emesso un’ordinanza di restrizione dell’area interessata per garantire l’incolumità pubblica e il regolare svolgimento delle procedure di bonifica.

“Con decorrenza immediata e fino al termine delle operazioni di bonifica – si legge nell’ordinanza – sono vietate la circolazione e la sosta con unità di qualsiasi tipo, nonché l’esercizio di qualsiasi attività di pesca e di immersione subacquea e la balneazione ad esclusione dei mezzi nautici e del personale autorizzato ad effettuare le operazioni di bonifica, nell’area circolare avente raggio di 200 metri”.

Gli esplosivi bellici si trovano a 400 metri dalla costa, a due metri e mezzo di profondità, conservati nel tempo tra la vegetazione marina. Si tratta di circa venti granate, con relative spolette, che erano utilizzate per difendere il territorio durante il conflitto.

Del caso se ne sta occupando il nucleo Sdai della Marina Militare, assieme al supporto della Guardia costiera, che nei prossimi giorni provvederà al brillamento degli ordigni.

La Guardia costiera raccomanda che “chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, questi ordigni posso essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma va denunciato immediatamente il ritrovamento all’ufficio locale marittimo, così da consentire l’intervento del nucleo Sdai della Marina Militare al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza e fruibilità del mare”.