Regione Umbria: esposto anonimo su beneficiari posizioni organizzative. M5S: “Giunta verifichi”

Carbonari (M5S): “da tempo chiediamo una modifica del Regolamento per il conferimento di incarichi di posizione organizzativa imponendo più approfondite motivazioni e valutazioni comparative”

di Maria Grazia Carbonari, consigliere regionale M5S Umbria

 

Restiamo esterrefatti dal comunicato stampa dell’Assessorato di ieri in merito alla notizia che i presunti futuri assegnatari di posizioni organizzative della Regione Umbria già sarebbero noti. Un elenco sarebbe stato inviato alla Procura, alla stampa e anche a noi consiglieri del Movimento 5 Stelle. Abbiamo immediatamente depositato una interrogazione a riguardo.

 

Se qualcuno afferma di poter conoscere in anticipo gli eventuali futuri assegnatari di oltre 200 posizioni organizzative, riteniamo che la Giunta regionale dovrebbe essere la prima a voler svolgere tutti gli approfondimenti del caso, eventualmente anche ringraziando gli autori della segnalazione qualora questa dovesse risultare confermata.

 

L’Assessorato neppure sarebbe stato tra i destinatari di tale segnalazione. Anche ammesso che fosse giunto in possesso del documento, che tipo di verifiche avrebbe potuto svolgere in una notte per poter escludere con assoluta certezza qualunque futura irregolarità o favoritismo, addirittura scrivendo che il contenuto della segnalazione sarebbe “falso e denigratorio”?

 

Lo stesso “Disciplinare delle misure per la tutela del dipendente regionale che segnala illeciti (whistleblower)” approvato dalla Giunta con DGR 1201/2018 ribadisce che “il dipendente che effettui una segnalazione è tutelato contro misure discriminatorie”.

 

Sarà poi la Magistratura a valutare se dovessero sussistere illeciti o altre irregolarità nelle procedure di assegnazione o, viceversa, se tale segnalazione dovesse essere infondata.

 

A nostro avviso la “tutela dell’immagine dell’ente e dei dipendenti regionali” non verrebbe garantita con la minaccia di “azioni legali” verso i segnalatori di potenziali irregolarità, ma proprio ponendo in essere verifiche attente per verificarne la veridicità e prevenire ogni irregolarità.

 

Da tempo chiediamo inoltre che la Regione Umbria modifichi il “Regolamento per il conferimento di incarichi di posizione organizzativa” imponendo una più approfondita “valutazione comparativa” e “motivazione” della scelta un candidato rispetto ad un altro (come chiarito dalla stessa Cassazione), oltre a “requisiti” più stringenti quali diploma di laurea, assenza di condanne legate allo svolgimento della funzione (anche di natura erariale), assenza di conflitti d’interesse, assenza di contemporanei incarichi politici e una documentata affinità dei titoli con l’incarico.

Anche la “rotazione” a nostro avviso dovrebbe essere molto più marcata, sia per garantire a più dipendenti la possibilità di ricoprire “posizioni organizzative”, sia per “limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa” come scrive la stessa ANAC.