Civitavecchia – Follieri ai domiciliari: “Quella droga non è mia”

Ancora un incredibile successo difensivo dell’avvocato Daniele Barbieri che, poco meno di un anno fa, riuscì a far liberare un cliente trovato con 100 grammi di cocaina dichiarate per “uso personale”

CIVITAVECCHIA – Ormai l’avvocato Daniele Barbieri (nella foto) è pronto per il salto di qualità. Nel senso che può iniziare a difendere clienti di grado superiore a quelli che abitualmente assiste. Anche questa volta, la decisione del giudice per le indagini preliminari, Francesco Filocamo,  di mettere ai domiciliari il suo assistito, Danilo Follieri, è stata un vero e proprio capolavoro difensivo.

Due le ragioni che hanno portato a questa decisione. Prima cosa le condizioni di salute del 57enne Danilo Follieri, titolare di un locale su Lungomare Thaon de Revel, seconda cosa, il chilogrammo di cocaina, sostanze da taglio e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento, erano di proprietà di altre persone che “pagavano” l’affitto di un locale adibito a laboratorio scoperto al termine di alcuni controlli messi in atto dagli agenti del commissariato di Viale della Vittoria, coadiuvati dalla Polizia Locale prima nel locale e poi nell’abitazione dell’uomo.

Nell’interrogatorio di convalida dell’arresto in carcere, alla presenza del giudice per le indagini preliminari Francesco Filocamo, del pubblico ministero Mirko Piloni e dell’avvocato difensore del 57enne, Daniele Barbieri, l’uomo ha risposto a tutte le domande del magistrato, fornendo la propria versione dei fatti e affermando soprattutto che la polvere bianca non era la sua, ma di un altro soggetto al quale la stava tenendo, ma del quale non ha fatto il nome.

Il giudice ha accontentato la misura cautelare richiesta dall’avvocato Barbieri, concedendo i domiciliari.

“Il mio assistito, incensurato – ha spiegato il legale – soffre di un problema cardiaco piuttosto serio. Patologia non compatibile con il regime carcerario. Per questo ho prodotto tutta una serie di elementi dal punto di vista sanitario”. Adesso saranno svolte le analisi sulla droga sequestrata durante un normale controllo amministrativo all’interno del locale al Pirgo. Poi l’avvocato Barbieri aspetterà di prendere visione di tutta la documentazione processuale, per decidere che tipo di strategia adottare. Come si ricorderà, venerdì scorso gli agenti del commissariato Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, hanno trovato nei pantaloni di Danilo Follieri 3 involucri di cellophane, contenti cocaina e circa 3.000 euro in banconote di vario taglio. All’interno del locale sono stati rinvenuti oltre otto grammi di hashish, e nella sua abitazione circa 1 chilogrammo di cocaina, una bilancia elettronica di precisione, 240 grammi di mannitolo, una sostanza da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi. Secondo la Polizia lo stupefacente, una volta lavorato, avrebbe fruttato guadagni pari a circa 300/400 mila euro. Stando alle parole di Follieri durante l’interrogatorio di convalida, a guadagnarli non sarebbe stato lui, ma qualcun’altro.