Tarquinia – Termovalorizzatore, De Paolis (Lz): “Non ci sarà nessun impianto”

TARQUINIA – “Non ci sarà nessun termovalorizzatore sul territorio di Tarquinia”. Le rassicurazioni arrivano da Gino De Paolis, consigliere regionale Lista Civica Zingaretti, che questa mattina è stato a colloquio con Massimiliano Valeriani. L’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero ha affermato che il progetto sarà bocciato dalla Regione Lazio perché è nettamente contrario alla filosofia di fondo del Piano rifiuti regionale appena approvato in Giunta.

“Un’ipotesi scellerata su un territorio martoriato quella del mega impianto di smaltimento dei rifiuti a Pian D’Organo – Pian dei Cipressi – afferma De Paolis – lo hanno detto in tanti e con loro condivido la frustrazione di non avere mai una notizia positiva per la salute e il futuro di questa porzione di regione, in tanti anni sempre e solo oggetto di progetti dannosi e obsoleti. Ora però è bene sottolineare che se il privato ha la legittimità di presentare un progetto, le Istituzioni pubbliche hanno il diritto di bocciarlo e respingerlo al mittente. Questo farà la Regione Lazio perché il progetto avanzato è nettamente contrario alla filosofia di fondo del Piano rifiuti regionale appena approvato in Giunta.

Oggi, in un colloquio diretto avuto con l’assessore Valeriani, ho avuto conferma di quanto appena detto. Ho voluto sincerarmi infatti che non vi fosse alcuna intenzione da parte della Regione Lazio di contravvenire ad un lavoro di prospettiva fatto nel nuovo piano e soprattutto che l’affermazione del principio di responsabilità di ogni singolo territorio scongiurasse un nuovo mega impianto inceneritore. Non ci sarà quindi nessun impianto. Ciò nonostante apprezzo e sostengo tutte le iniziative, provenienti dai Sindaci e dalle comunità locali, per esprimere il proprio dissenso. Il protagonismo delle Istituzioni e dei comitati di cittadini è sempre un fatto positivo perché da’ forza agli atti politici e amministrativi, si fa monito e controllo sull’operato delle Istituzioni sovraordinate, dimostra che il consenso e la partecipazione dei cittadini sul loro territorio non sono eludibili.

A questo proposito è bene ribadire che ipotesi come quella in oggetto di discussione non sarà l’ultima e che interessi privati di varia natura potranno manifestarsi anche in futuro. Per scongiurare simili derive è urgente una assunzione di responsabilità di ogni singolo territorio, in primo luogo Roma, per lo smaltimento e la gestione dei propri rifiuti. In altri termini occorre un cambio di passo, che il nuovo piano rifiuti regionale già indica, e che sia finalmente rispettoso dei territori, chiamati da un lato a fare la propria parte e dall’altro a scongiurare l’aggressione verso gli altri per sopperire alle proprie deficienze. In questo quadro dunque auspico che i sindaci del comprensorio, anche in relazione agli Ato di appartenenza, si riuniscano fin da subito per ragionare assieme intorno alla strategia, rivolta alla pubblica gestione, da attuare per la chiusura del ciclo rifiuti proporzionata alle esigenze delle proprie comunità. Solo così smetteremo di mettere territori contro altri e mortificare questa o quella comunità. Mi impegno a tenere alta l’attenzione sulla questione e di essere vicino alle mobilitazioni che ci saranno. Ne vale della credibilità di un’intera classe politica”.