Allumiere – Palio delle Contrade, presentata la 55ª edizione

Grande entusiasmo e partecipazione dell’intera comunità allumierasca. Le donne vere protagoniste di questo straordinario appuntamento

ALLUMIERE – Ci siamo. Domenica andrà in scena il 55° Palio delle Contrade di Allumiere.

Fervono i preparativi a questo appuntamento finale. Sono però il coronamento di un anno vissuto intensamente tra prove degli abiti storici che sfileranno nel corteo, degli sbandieratori, dei fantini e, soprattutto loro, gli asini che daranno vita all’atto conclusivo: il PALIO.

Tutte le contrade pronte per afferrare il “cencio” che, una commissione di esperti, ha assegnato a Maria Luisa Taranta che celebra, nel dipinto, Leonardo da Vinci, nel quinto centenario della morte.

La Piazza ed il centro abitato sono già vestite dai colori e dai simboli delle sei Contrade.

Ieri, nella splendida cornice di Palazzo Camerale, si è svolta la conferenza di presentazione alla presenza del sindaco Antonio Pasquini, l’assessore alla pubblica istruzione Tiziana Cimaroli, l’assessore alla cultura Brunella Franceschini, la presidentessa della Pro Loco Allumiere Tiziana Franceschini e l’ideatore, o meglio, colui che ha ridato vita ad un’antica e dimenticata tradizione popolare del Palio di Allumiere, Riccardo Rinaldi.

“Il bello delle contrade è il coinvolgimento che vi è al loro interno – racconta Pascucci – e purtroppo negli anni passati non abbiamo puntato molto sulla comunicazione per far si che tutti sapessero cosa significa quest’appuntamento per noi. Dietro a questo tradizionale evento c’è un lavoro costante e certosino che dura tutto l’anno. Lo studio per la realizzazione del corteo storico e la riproduzione da parte delle sarte dei costumi d’epoca, mettere in moto le iniziative per far cassa, gli allenamenti degli sbandieratori.

Queste solo alcune delle fasi che compongono il Palio. Ringrazio le contrade e tutti coloro che vi collaborano per il grande lavoro svolto ininterrottamente, rinunciando anche a ferie e riposi. La professionalità della Pro Loco che grazie al suo aiuto ci fa superare tutti i problemi. Grazie a Riccardo che ha avuto l’idea e l’intuizione di portare il Palio ad Allumiere. Infine grazie ai miei assessori, cuori pulsanti dell’amministrazione”.

“Ci si è molto concentrati sul corteo e sugli sbandieratori, raggiungendo un risultato molto importante – racconta l’assessore alla cultura Franceschini – Siamo rientrati nei primi 70 progetti in graduatoria a livello nazionale ed in maniera inaspettata anche quest’anno possiamo gioire per il patrocinio del Mibac. Un risultato molto importante non solo per l’aspetto economico, che ovviamente aiuta la gestione e la riuscita dell’evento, ma importante soprattutto per il valore simbolico, facendo così rientrare la nostra manifestazione tra le eccellenze nazionali. L’obiettivo del mio assessorato è di promuovere e portare avanti l’aspetto culturale che c’è in questa manifestazione. Il Palio non riguarda soltanto l’ambito competitivo della gara ma è molto di più”.

Una tradizione ed un’istituzione che vede la sua riuscita grazie allo spirito comunitario e volontario dei tanti contradaioli, come sottolineano la presidentessa della Pro Loco Franceschini e l’assessore alla pubblica istruzione Cimaroli, fatto di un forte attaccamento ai loro colori e valori e racchiuse in un identità che viene trasmessa di generazione in generazione. E per capirlo basta guardare di Riccardo Rinaldi, 92 anni e 55 edizioni del Palio alle spalle, con gli occhi pieni di entusiasmo e passione quando si parla del sogno che riuscì a realizzare quando venne eletto sindaco.

 

Provaccia e Palio. Si parte con la giornata di sabato o de “la provaccia”. Allumiere verrà invasa da musica, spettacoli, stand enogastronomici e folklore. Alle 19 scenderanno in piazza le sei Contrade per provare gli asini delle loro scuderie e decidere quali saranno i tre che correranno le tre batterie della gara del giorno dopo. Al termine delle prove si svolgerà il Minipalio, due batterie in cui si fronteggeranno le sei contrade. Chi accumula il punteggio più alto vince una coppa. A seguire l’apertura degli stand enogastonomici lungo le vie del paese con feste, concerti, spettacoli di vario genere nelle piazze delle Contrade fino a tarda notte. Domenica alle 11 è prevista la consegna in Comune dei finimenti degli asini e del vestiario. A seguire la punzonatura, ossia l’assegnazione di un numero da 1 a 24 ai 4 asini portati da ogni contrada e la benedizione ai piedi del sagrato. Alle 17 si entra nel vivo della manifestazione con il Corteo Storico ed i suoi 250 figuranti. Al termine della passeggiata storica e della gara degli sbandieratori si svolgeranno le tre batterie che porteranno l’ambito Cencio ed il titolo di Campioni della Piazza a chi riporterà il maggior punteggio.

 

Le sei contrade

Contrada Burò

Nome: Deriva dal termine francese “bureau” (ufficio) poichè era in questa contrada che si trovavano gli uffici della “Societé Financière de Paris” che gestiva le miniere del XIX sec.

Stemma: Antico arco presente nel cuore della Contrada.

Colori: Bianco-nero

 

Contrada Ghetto

Nome: Deriva da “Borghetto”, nome dato al primo insediamento sorto ai piedi del monte Urbano.

Stemma: Fontanina presente al centro della via principale della Contrada

Colori: Giallo-rosso

 

Contrada La Bianca

Nome: Il nome deriva dalla bianca pietra dell’allume estratta in questo territorio, comunità primigenia di Allumiere.

Stemma: Pianta Agrifoglio, che secondo la leggenda indicò a Giovanni da Castro la presenza dell’allume.

Colori: Bianco-verde

 

Contrada Nona

Nome: Deriva dalla somiglianza architettonica della zona di Allumiere con un quartiere di Civitavecchia

Stemma: Stabilimento della lavorazione dell’allume, di cui ancora si scorgono le antiche vestigia nella contrada stessa.

Colori: Rosso-verde

 

Contrada Polveriera

Nome: Deriva dalla costruzione che conteneva le polveri piriche usate nelle miniere, che si trovava proprio in questo sito.

Stemma: Mulino a vento, secondo la leggenda presente nella contrada all’epoca della lavorazione dell’allume.

Colori: Rosso-blu

 

Contrada Sant’Antonio

Nome: Il nome deriva dal Santo che si trova nell’edicola fatta costruire dai minatori.

Stemma: Edicola del Santo

Colori: Bianco-rosso