Gli USA scendono in campo: Trump dice sì al Conte bis e al governo M5S-PD

Il Presidente americano scrive su Twitter: “spero che Giuseppe Conte rimanga capo del Governo”

Dal presidente USA Donald Trump arriva una dichiarazione pubblica a sostegno di Giuseppe Conte e del nascente governo sostenuto dall’inedita alleanza tra M5S e Partito Democratico. In un tweet, il presidente americano scrive: “Si stanno mettendo bene le cose per il presidente del Consiglio italiano, molto rispettato, Giuseppe Conte”. Prosegue Trump: Conte “ha rappresentato l’Italia con forza al G7, ama molto il suo Paese e lavora bene con gli Stati Uniti. E’ un uomo di grande talento ed e’ auspicabile che rimanga primo ministro!”. Nel tweet Trump scrive ‘Giuseppi’, come viene pronunciato in inglese.

 

Conte era arrivato a Biarritz (Francia) per partecipare al G7  forte dell’appoggio del M5S che lo vuole ancora leader di una nuova coalizione di governo e dell’abbraccio Ue. Ad attenderlo nella cittadina francese, un’atmosfera molto calorosa. I leader europei con i quali si è intrattenuto in una riunione preparatoria lo hanno dimostrato chiaramente: in primis, il padrone di casa, il presidente francese Emmanuel Macron, così come la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che, nonostante il rigore dei protocolli dei vertici fra i grandi, a quanto si apprende, lo avrebbe addirittura abbracciato.

E il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, lo aveva elogiato in conferenza stampa: Conte “è stato uno dei migliori esempi di lealtà in Europa. è sempre difficile difendere gli interessi nazionali e trovare soluzioni europee ma su di lui posso dire soltanto cose positive”. Parole che indicano da parte delle cancellerie europee affetto per Conte, che sta incassando una considerazione guadagnata sul campo in questi 14 mesi di governo.

Come viene sottolineato da chi ha avuto modo di condividere quello che succede dietro le quinte al vertice, lo ha dimostrato anche l’atmosfera di grande collaborazione riscontrata durante la riunione preparatoria europea sui temi in agenda, in particolare in materia di politica estera.