L’ultimo sgarbo di Salvini a Conte: domani non andrà alle consultazioni e delega Claudio Durigon

Matteo Salvini e Giorgia Meloni non parteciperanno alle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte. Claudio Durigon e Lucia Borgonzoni trasmetteranno un chiaro messaggio che inizia con la lettera V tanto cara a Grillo. Il 19 ottobre tutti in piazza a Roma

ROMA – Questa mattina è partito il nuovo giro di consultazioni fra il premier incaricato Giuseppe Conte e i capigruppo di Camera e Senato dei vari partiti. Dopo i colloqui con Elisabetta Casellati e Roberto Fico, è stata la volta del gruppo Misto. Domani, invece, si confronteranno con il premier FdI, Lega, FI, Pd e Movimento Cinque Stelle. Ma proprio in queste ore arriva un aggiornamento (forse) inaspettato. Ma neanche troppo.

Matteo Salvini, infatti, ha deciso che non guiderà la delegazione leghista che domani entrerà a Montecitorio per le consultazioni con il premier incaricato. E dopo averne dato annuncio, arriva la notizia dell’ultima ora: neanche i capigruppo di Camera e Senato della Lega si recheranno alle 10.30 alle consultazioni con Conte. La delegazione della Lega, quindi, sarà composta da due sottosegretari uscenti: il deputato Claudio Durigon e la senatrice Lucia Borgonzoni.

Uno sgarbo bello e buono quello di Salvini e del suo partito. Una presa di posizione netta. Il leader del Carroccio, infatti, non approva per niente il governo dell’inciucio, sono giorni ormai che lo dice. E di certo non darà mai il suo appoggio ai gialli e ai rossi. Così ha deciso di non presentarsi domani alle consultazioni. E in questo clima teso, continua a parlare con i suoi fedelissimi. Ieri sera, proprio a loro ha comunicato che non è assolutamente pentito di aver staccato la spina con i Cinque Stelle. “Non vi libererete di me con un giochino di palazzo – ha detto – Non mi conoscete, io non mollo. Secondo voi mi spaventa un Renzi qualunque? Mi spaventa stare all’opposizione per qualche mese? Si può scappare dal voto degli italiani per un pò ma prima o poi, si deve tornare. Stiamo assistendo ad uno squallido scambio di poltrone. Renzi e Di Maio non vanno d’accordo su niente. Su una cosa ho sentito accordo, l’odio per Salvini e la Lega”. Salvini è sicuro che questo governo “deciso da quelli di Parigi, Berlino e Bruxelles” non possa durare a lungo: “Durerà tre mesi, sei mesi… prima o poi torneremo al voto e vinceremo”.

E dopo l’annuncio di Salvini, anche Giorgia Meloni fa sapere che non guiderà la delegazione di Fratelli d’Italia domani alle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte. Nella sala dei Busti, quindi, ci saranno il capogruppo al Senato, Luca Ciriani, e il vice alla Camera, Tommaso Foti. Ma non solo. Anche FI ci sta pensando. La presenza di Silvio Berlusconi sarebbe ancora incerta. Il Cav starebbe riflettendo sulla sua presenza al fianco di Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini.

“Prepariamo ad esserci a metà ottobre, a Roma”. Matteo Salvini, nel giorno in cui Mattarella ha conferito l’incarico a Conte per il suo governo bis, indice una manifestazione per il 19 ottobre. “Penso a una grande giornata di orgoglio italiana”, dice il leader della Lega in diretta Facebook. “Gli italiani si stanno accorgendo del furto di democrazia di un governo che non ha la maggioranza nel Paese”, continua Salvini, che rinnova le sue critiche a Conte. Definisce il premier “il primo iscritto al Pd. Il partito che ha perso tutte le elezioni”.

Sostiene che al Viminale mancherà a molti: “Poliziotti e vigili del fuoco mi
Hanno scritto ‘lei sara’ sempre il nostro ministrò. Oggi ho salutato i dipendenti del Viminale e ho visto delle lacrime, mi hanno segnato”. Poi guarda al futuro prossimo: “Sarò orgoglioso di guidare nei prossimi mesi l’opposizione”. Ai suoi avversari politici manda a dire: “Non vi libererete di me con un giochino di palazzo. Non mi conoscete, io non mollo. Secondo voi mi spaventa un Renzi qualunque? Mi spaventa stare all’opposizione per qualche mese?”.