Terni: “il Comune sta affogando in un mare di debiti, decisioni scellerate della giunta Latini”

Nuovi debiti per 26 milioni di euro. Il governatore Paparelli attacca: “Perchè hanno stoppato la vendita delle farmacie senza fare niente sul recupero degli incassi?”

Di Fabio Paparelli, Presidente Regione Umbria

 

“Come prima, più di prima!”

 

Il Comune di Terni sta lentamente affogando in un mare di debiti. 26 milioni emersi negli ultimi conteggi, frutto delle scellerate decisioni della giunta Latini. Lo andiamo ripetendo da mesi. Dopo il piano di rientro, che aveva messo in sicurezza i conti della città e che avevamo pagato a caro prezzo con una cocente sconfitta elettorale, si sta originando un nuovo pesante buco che mette a rischio la tenuta della città.

Martedì il disperato tentativo da parte dell’assessore al Bilancio Masselli Orlando di trovare aiuto dai responsabili finanziari dell’ Anci. Il viaggio di Roma assieme alla dirigente del settore Stefania Finocchio, è stato fatto per chiedere una modifica del regolamento nazionale (leggi l’articolo qui).

 

Vorremmo sapere da Leonardo Latini sindaco di Terni come sia stato possibile giungere fino a questo punto.

Vada in Consiglio e dica la natura dell’incontro del 19 luglio scorso con il Ministero degli Interni. Ci dica perché l’amministrazione non si è attivata sulla cassa, perché ha stoppato la vendita delle farmacie ma non ha fatto niente sul recupero degli incassi.

Il sindaco porti in Consiglio l’andamento mensile delle entrate, monitoraggio giustamente chiesto anche dai suoi assessori. E dica alla città anche quale è la situazione degli incassi degli affitti e dei trasferimenti a TerniReti.

Non si nasconda. Terni merita rispetto.