Elezioni Regione Umbria, Forza Italia: “alleanza M5S-PD? Civismo è foglia di fico”

Sergio Bruschini, coordinatore forzista della Provincia di Terni, critica la possibile alleanza tra grillini e PD, esortando il centrodestra ad aprirsi alle “forze moderate, popolari e liberali in un progetto nuovo e di lungo periodo”

di Sergio Bruschini,

capogruppo Forza Italia Comune di Narni e  coordinatore provinciale Forza Italia Terni

 

In Umbria non dimentichiamo che si tratta di una elezione anticipata e non ordinaria, causa un inchiesta giudiziaria tutta interna al Pd  che ha costretto alla presidente a dimettersi.

 

Ora , la stessa Umbria diviene o meglio dovrebbe divenire il primo banco di prova del governo giallo rosso?

 

Ed il sindaco di Narni, credo anche nella veste di presidente dell’ ANCI  scrive una lettera che dovrebbe giustificare questa alleanza in nome di una presunta superiorità morale e programmatica di 2 forze che sono una l’antitesi dell’ altra!

 

Suvvia chi ci crede alla presunta onestà intellettuale, stante la situazione, di siffatte affermazioni?

 

Mi sia consentito di fare alcune considerazioni a supporto di ciò.

 

Un’alleanza umbra tra grillini e sinistre varie, più che dare vita ad una sintesi a sensibilità complementari, si andrebbe a configurare come un’accozzaglia incredibile

 

Accuse, querele  scagliate contro il PD con un giustizialismo a tratti quasi ossessivo atto a  scoperchiare il malgoverno, la corruzione e la partitocrazia, fino ad arrivare addirittura a paragonare  la maggioranza di continue e patologiche connivenze con il centrodestra.

 

Insomma in Umbria un atteggiamento quasi maniacale che il  M5S ha applicato nei confronti del PD e del sistema di potere, interpretando alla lettera  l’essenza del suo essere “movimento”, nato ponendosi  fuori dal sistema e della casta, la quale doveva esser trattata con sonori vaffanculo tanto e tale sarebbe stato corrotto e consociativo il sistema che rappresentava.

 

Ebbene difronte a tutto cio’ ora PD e 5S dicono: “perdonateci ma abbiamo scherzato” e si appellano al solito ipocrita civismo che come una foglia di fico dovrebbe coprire tutto quanto successo fino ad ora.

 

Caro sindaco e/o presidente dell’ ANCI che dir si voglia, mi perdoni ma  la sua intemerata lettera-appello trasuda di sofismi e di una sperticata “filosofia” politica da far invidia alle famose convergenze parallele di democristiana memoria.

 

La verità è che pur di non perdere la poltrona, fortemente a rischio questa volta, ci si inventa di tutto e il “trasformismo” viene addirittura promosso a buona politica: non avete nulla in comune tranne la “crociata” contro Salvini e il centrodestra.

 

Ma al di là di ciò che faranno gli altri mi sia consentito di riflettere, per concludere, sul nostro ruolo che è cambiato come centrodestra in Umbria, dopo che siamo in molte città importanti diventati forza di governo.

 

Dobbiamo cominciare a immaginare uno schieramento capace di competere e vincere nel quadro a questo punto, di un nuovo bipolarismo, che vedrà Pd e Cinquestelle uniti sul “fronte sinistro” della politica italiana. Re-inventare il centrodestra deve essere la nostra priorità: possiamo farlo se sapremo aprirci e presentare alle forze moderate, popolari e liberali in un progetto nuovo e di lungo periodo.

 

Penso che ci sia spazio per ricostruire l’unico centrodestra che può governare il Paese: riformatore, alternativo alle burocrazie parassitarie, capace di valorizzare i territori senza lasciare nessuno indietro. Un centrodestra popolare, liberale, europeista, garantista, che non aspiri solo a cavalcare i sondaggi, ma sappia trovare la strada e determinare un nuovo futuro per l’Umbria.