#ElezioniUmbria – Si vota oggi per il “Patto civico” proposto da Di Maio

Perugia – Oggi gli iscritti a Rousseau di tutta Italia abilitati al voto, dalle 10 alle 19, saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta fatta da Di Maio su un ‘patto civico per l’Umbria’; cioè sulla possibilità di sostenere alle elezioni regionali in Umbria un candidato presidente civico con il sostegno di altre forze politiche.
Si sono intanto chiuse ieri sera alle 19 le consultazioni on line per scegliere il candidato che dovrà guidare la regione. In totale hanno votato (solo) in 806.
Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle disponibili a candidarsi come presidente: Cristian Brutti, Massimo Caprabianca, Maria Grazia Carbonari, Simonetta Checcobelli, Thomas De Luca, Massimo De Pascalis, Sabrina Liberatoscioli, Michele Pietrelli, Paola Pucci, Gennaro Spiezio, Dario Toffano, Angelica Trenta, Lucia Vergaglia
Gli altri candidati (con relativi voti presi): Fausto Savini (46), Fabio Andrea Petrini (41), Serenella Bartolomei (38), Alice Lupatelli (31), Antonello Semeraro (28), Claudio Patricolo (24), Elisa Gallina (18), Luciano Pellegrini (12), Andrea Ciprini (9), Andrea Pichelli (7), Daniele Massoli (5), Maria Fiorito (3), Veronica Milei (2), Fabrizio Piermarini (2).
L’ufficializzazione delle candidature avverrà nei prossimi giorni e sarà
formata tenendo conto dell’ordine del numero di preferenze ricevute e rispettando la rappresentanza di genere, come da legge elettorale regionale vigente. Nessuno dei due generi infatti può essere rappresentato in misura superiore al sessanta percento dei candidati. La regolarità della votazione è stata certificata da notaio, e i risultati saranno depositati presso due notai.
“Tutte le forze politiche – ha recentemente dichiarato Di Majo – facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi sosterremo solo con la presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico, fuori dalle appartenenze partitiche, e con un programma comune”. La proposta è stata piacevolmente recepita da Zingaretti per il quale “il confronto anche in Umbria può andare avanti”. A questo punto resta solo da scegliere il nome, a meno che “Rousseau” non scompigli tutto.