Civitavecchia Porto – Medov sfida l’AdSP e Port Mobility gettando nel caos la città

Passeggeri presi sottobordo e abbandonati dentro un parcheggio privato brancolano come pecore alla ricerca del tour prenotato. Mensurati sta diventando una vera iattura per i crocieristi che vogliono sbarcare

CIVITAVECCHIA – Medov e il suo “padre-padrone” Massimo Mensurati, hanno gettato nuovamente nel caos i crocieristi e mette in ginocchio la città. Un vero e proprio “bordello” tra le navette di Port Mobility, società che si occupa proprio della mobilità dei passeggeri nello scalo su concessione dell’Adsp e sottobordo alla nave da crociera Sovereign, guarda la coincidenza, fatta ormeggiare al molo 13 nord, dove la Pullmantur, tra pullman gran turismo e carrette della strada, sta svolgendo il servizio per Medov.

Medov aveva comunicato al Pincio l’intenzione di avviare una sperimentazione, attraverso tre pullman Gt, chiedendo l’autorizzazione all’utilizzo degli stalli del tpl di via Roma, lato trincea ferroviaria, e di piazza Vittorio Emanuele, di fronte alla Cattedrale, parlando anche di un’azione concordata già con l’amministrazione e con la Confcommercio.

Avendo fallito la sperimentazione, gettato nel caos la viabilità del centro cittadino, essendosi scontrati con i vertici dell’amministrazione (sindaco e vice sindaco) che erano all’oscuro delle manovre e trame di Medov, quest’ultima aveva sospeso il servizio.

Eppure dalla saggia mente di Massimo Mensurati, attraverso un comunicato stampa inviato il giorno dopo del grande caos, aveva precisato:

Il modello di accoglienza di “Largo della Pace”, oltre ad essere stato severamente censurato dal TAR del Lazio nelle recenti pronunce, è universalmente riconosciuto all’interno dell’industria crocieristica mondiale come del tutto inadeguato ed inefficiente: gli armatori, gli operatori, le forze dell’ordine, nonché le stesse Pubbliche Amministrazioni hanno rilevato a più riprese i gravi disservizi che esso quotidianamente infligge ai crocieristi in transito presso il porto di Civitavecchia, senza comportare alcun beneficio per il tessuto economico della città.

Dunque, dopo aver scritto questo, ha pensato bene di dimostrare come un Jocker, di fumettiana memoria, fosse in grado di gettare davvero nel caos la città, largo della Pace, strade, marciapiedi e chi più ne ha ne metta.

L’Armatore che sta sostenendo l’iniziativa di Medov sarà contento di vedere i filmati che anche voi potete vedete qui sotto. I suoi ospiti trattati come bestiame e scaricati come pecore in mezzo alla strada.

Un ottima alternativa di servizio. Efficiente e soprattutto in totale sicurezza.

Rimbombano ancora forti le parole di Massimo Mensurati (figlio del famoso democristiano Elio e a cui deve questo posticino) messe nero su bianco:

I servizi di trasferimento privato organizzati ieri dall’Armatore per il tramite della Medov sono stati operati con ben tre pullman GT. Facile dedurre la differenza nella qualità del servizio reso ai passeggeri.

…Nessun “brutto souvenir” per i passeggeri della nave, dunque, contrariamente a quanto narrato da qualche giornalista che confonde probabilmente la cronaca con la propaganda.

Quando i figli di papà, che hanno raggiunto ruoli apicali grazie alla loro influenza, parlano di propaganda sono davvero ridicoli. Sono le immagini quelle che contano e quindi ve le mostriamo. 

Nel frattempo invitiamo l’amministrazione comunale, l’AdSP e il presidente Francesco Maria Di Majo ad intervenire duramente e mettere fine a questa tragicomica situazione divenuta intollerabile.

Ormai in città, caro Mensurati, l’hanno capito tutti che Medov, grazie a lei “ce l’ha più lungo“, quindi i cittadini non sono interessati, anzi profondamente seccati del suo volgare esibizionismo che si concretizza con questi continui gesti e prove di forza che danneggiano l’immagine del Porto e della Città.

Già i turisti sono di passaggio e non lasciano un euro nelle tasche dei commercianti civitavecchiesi ma solo in quelle già ricche degli armatori e della sua efficiente società, oltre questo devono patire i suoi continui capricci da bambino viziato, raccomandato, che ha raggiunto il massimo delle fortune lavorative grazie a “Papi” e dunque questo è davvero troppo.

 

 

Come se non bastasse tutto ciò, adesso Massimo Mensurati, evidentemente abituato a frequentare contee americane dove la legge la gestiscono gli sceriffi, si deve essere messo sul petto una bella stella.

Altro che sceriffo, si sente un Marshall al pari di un capo della Procura.

Sembrerebbe, non abbiamo conferma, che abbia inviato lettere di diffida a pubblicare foto ed immagini che riprendere i “suoi” passeggeri e i “suoi” mezzi di trasporto nella pubblica via. Roba da delirio di onnipotenza. Dentro casa sua può fare quel che vuole caro Mensurati, ma la strada è di tutti.