Civitavecchia – Acqua, Frascarelli: “Caro D’Antò, il gioco delle 3 carte è finito”

CIVITAVECCHIA – “Il gioco delle tre carte finirà assai presto”. Lo afferma il consigliere di Forza Italia, Giancarlo Frascarelli in merito alle dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle sulla gestione idrica da parte di Palazzo del Pincio. Secondo Frascarelli, che annuncia per venerdì 13 una riunione sulla costituzione dell’Azienda speciale, accusare Tedesco perché sta mantenendo fede agli impegni che la passata Amministrazione ha preso suona infatti come una beffa intollerabile.

“Anziché cercare la facile strada della strumentalizzazione politica – commenta Frascarelli – sarebbe buona cosa che i grillini dessero una mano a tutelare la città e in particolare le nostre sorgenti. Accusare Tedesco perché sta mantenendo fede agli impegni che la passata Amministrazione ha preso suona infatti come una beffa intollerabile. È giusto infatti ristabilire la verità dei fatti e ricordare che il sindaco sta in ogni sede ribadendo l’impegno a costituire al più presto un’Azienda speciale, in merito alla quale stiamo aspettando solo il pronunciamento del consiglio comunale di Tarquinia. A causa di uno strano “strabismo”, i consiglieri M5s hanno però dimenticato qual è stato il ruolo della Regione Lazio, che insieme all’Ato2 e soprattutto all’Ato1 ha orchestrato questo tentativo ai danni degli interessi dei civitavecchiesi.

Come mai il governo di centrosinistra del Lazio gode di “invisibilità” rispetto alle responsabilità che pure sono sue?

Le chiacchiere comunque stanno a zero e facciamo quindi chiarezza, aggiornando i cittadini sul fatto che era stata già convocata per venerdì 13 una riunione proprio sulla costituzione dell’Azienda speciale. E ciò accade perché questa Amministrazione è fermamente schierata per scongiurare una situazione ibrida della gestione idrica che danneggerebbe i cittadini ulteriormente, dopo la frettolosa cessione dell’acquedotto del Mignone, avvenuta come ormai tristemente noto, senza concessione di derivazione. Tutto ciò con un parere del Consiglio di Stato non perentorio e che metteva quindi in condizione l’allora giunta Cozzolino di preparare a dovere il passaggio ed evitare pasticci come quello avvenuto. Perciò, al consigliere D’Antò una ultima considerazione.

Provi a ricordare, in un anno e mezzo di gestione Acea sotto la loro amministrazione, quanto erano interessati al problema dell’acqua, visto che lui e i cinque stelle hanno sistematicamente disertato le riunioni della Sto di Ato2. Quando vorrà, potremo confrontarci in consiglio comunale, verbali alla mano, e faremo i debiti confronti con l’attuale amministrazione, che sta lottando anche per l’abbattimento dei coefficienti e delle tariffe in eccedenza per i nostri concittadini. Noi non abbiamo mai delegato Roma a difendere Civitavecchia. Il gioco delle tre carte finirà assai presto”.