Montalto di Castro – Socciarelli e Fedele: “Ecco perché rinunciamo alle deleghe”

Non c’è più l’unione d’intenti tra il sindaco (attualmente sospeso) Sergio Caci, la Consigliera Emanuela Socciarelli e l’assessore Marco Fedele dopo che quest’ultimi hanno lasciato le deleghe con una missiva indirizzata al Comune

MONTALTO DI CASTRO – Non c’è più l’unione d’intenti tra il sindaco (attualmente sospeso) Sergio Caci, la Consigliera Emanuela Socciarelli e l’assessore Marco Fedele dopo che quest’ultimi hanno lasciato le deleghe con una missiva indirizzata al comune il 29 dicembre scorso.

La decisione la spiegano in una nota a seguito di un post su Facebook che Caci ha pubblicato nei giorni scorsi.

“Per maggiore chiarezza, ed evitare fantasiose ricostruzioni della verità – spiegano Socciarelli e Fedele – chiariamo che la litigiosità interna e la conseguenza impossibilità di programmare l’attività amministrativa era talmente forte che il Sindaco, ad ottobre 2019, ha sospeso le deleghe a tutti gli assessori e tutti i consiglieri per circa 40 giorni, con l’intento di fare chiarezza e superare le divisioni esistenti. Ad oggi nulla è cambiato e nessuna decisione è stata presa.

Questa situazione, come ben sanno i dipendenti comunali, e che rallenta molto anche l’attività degli operatori e professionisti che lavorano con l’amministrazione, l’abbiamo più volte sollevata chiedendo che i problemi venissero affrontati. A queste nostre sollecitazioni non è mai stata data risposta, e ci viene negata la possibilità di discutere per affrontare i problemi e prendere decisioni.

Negare questa realtà – aggiungono Socciarelli e Fedele – significa ancora una non assumersi responsabilità.

La reazione alla nostra lettera inviata al Sindaco è l’ennesima prova che in questa maggioranza non di discute dei problemi; infatti si è preferito cercare consensi su Facebook ed Instagram piuttosto che organizzare una riunione per discutere in merito e analizzare seriamente i problemi.

Non ci sono altre ragioni dietro il nostro gesto, e soprattutto non c’è nessuna ipotesi di alleanze strane, soprattutto con il PD dal quale siamo distanti anni luce. In ogni caso non vedo perché venga pretestuosamente sollevata questa fantasiosa ipotesi, quando all’interno della nostra maggioranza ruoli di responsabilità sono stati affidati ad esponenti dello stesso PD che critichiamo.

Infine riteniamo corretto precisare che nelle deleghe di nostra competenza, diversamente da quanto affermato, la spesa non è libera o discrezionale, perché in base ai contratti in essere 650.000 euro sono destinati al servizio scuolabus, 390.000 euro sono destinati alla gestione del centro per disabili, 450.000 euro sono destinati alle rette dei minori disagiati presso case famiglia, all’assistenza domiciliare per gli anziani fragili e per le RSA, e circa euro 280.000 per i piani triennali di offerta formativa, per i progetti di inclusione sociale e per l’assistenza educativa e culturale scolastica ai ragazzi diversamente abili, spese tutte approvate e mai contestate nemmeno dall’opposizione.

Continueremo comunque a rappresentare le richieste dei cittadini – concludono Socciarelli e Fedele – in particolare quelle legate alle situazioni di disagio e della famiglia, con lo stesso spirito che ci ha spinti ad accettare l’incarico amministrativo”. LA LETTERA


IL POST DI SERGIO CACI SU FACEBOOK

Cari amici, Vi comunico ciò che mi avevano anticipato Marco Fedele ed Emanuela Socciarelli.
Oggi, con una lettera inviata al sindaco pro tempore e al presidente del consiglio, hanno entrambi rinunciato alle deleghe che gli avevo conferito ad inizio mandato e che avevo ulteriormente rafforzato durante i mesi successivi.

Sono dispiaciuto per la tempistica. Non è delicato creare crepe ad una amministrazione che, con un sindaco facente funzioni in carica, è in attesa che terminino gli effetti della Legge Severino per l’altro, cioè il sottoscritto.

Fortunatamente dalle crepe entra sempre la luce.

Bilancio – Tributi – Demanio – Società Partecipate – Personale – Sport – Associazioni Sportive – Politiche per la casa – Politiche per l’integrazione – Famiglia – Politiche per l’infanza – Scuola – Pari Opportunità – Politiche Sociali: queste sono le deleghe che da Sindaco in carica ho conferito a Marco Fedele e Emanuela Socciarelli.

Sono ancora più dispiaciuto, perché leggo nella lettera del venir meno della “traccia programmatica” e dello “spirito di squadra” iniziali, accennando ad una “litigiosità interna”, che non trova riscontro negli atti prodotti.
Infatti, si litiga così tanto che nel 2019 Fedele ha gestito 1 milione e 600 mila euro del bilancio comunale e la Socciarelli poco più di 1 milione di euro. Cifre importanti, condivise da tutti e che hanno portato effetti positivi sia per noi cittadini, sotto forma di progetti, programmazione e gestione, sia per il loro gruppo politico, che vede alcuni esponenti collaborare con l’attuale amministrazione comunale, anche in ruoli apicali.

Sono esterrefatto perché la lettera riporta anche approcci polemici su una questione ambientale, che non serviva per giustificare la decisione presa. Potrei elencare anche io mancanze in ognuno dei due consiglieri comunali, ma non è il mio stile, sopratutto non è lo stile di una squadra politica.

Approfitto per ringraziare Luca Benni, il sindaco facente funzioni, che dal 26 novembre, giorno della mia sospensione, sta portando avanti egregiamente il lavoro dell’amministrazione comunale: si vede con i fatti. Grazie a Fabio, Silvia, Rita, Ornella e Giovanni per il maggiore impegno e presenza in questo periodo e sopratutto per il rispetto nei miei confronti.

Fare una lista insieme significa condividerne il percorso. Chi in passato ha tentato di smarcarsi, pur avendo ottenuto il massimo in termini economici e di visibilità, non ha avuto poi buoni risultati dai cittadini: Montalto e Pescia vengono prima delle ambizioni politiche personali. Il Popolo è Sovrano.