Civitavecchia – Buche “a caldo”: buona la prima

Sperimentato per la prima volta  a Civitavecchia il progetto innovativo per la riparazione dell’asfalto. Frascarelli: “Lo vorrebbero anche altri comuni”. Tedesco: “Siamo sulla buona strada”

CIVITAVECCHIA – Un sistema innovativo, in grado di abbattere i costi, garantire una buona tenuta ed essere ecosostenibile. Dimostrazione gratuita, questa mattina in città, per il sistema sperimentale per la riparazione delle buche “a caldo” da parte della società Road On soluzioni stradali.

Il sistema si basa su alcune caratteristiche particolari: la rigenerazione dell’asfalto, il riutilizzo del materiale, il minimo impatto sulla viabilità, costi contenuti. Tre i punti interessati dalla dimostrazione: via Lepanto, dove l’asfalto “a pelle di coccodrillo” era compromesso in più punti, in via Papacchini a San Gordiano, zona molto trafficata, e su un tratto in salita di via Achille Montanucci.

Ma come funziona il sistema? Meno operai rispetto al vecchio sacchetto di bitume e maggiore tenuta per l’intervento. «Il macchinario – ha spiegato il responsabile della società Gianfranco Galli – si posiziona sulla parte di asfalto da riparare: lavoriamo con bitume ed inerte riscaldato fino a 150 gradi. A quel punto l’inerte si separa, si rastrella e si rigenera.

Per evitare che vi siano vuoti, prendiamo altro asfalto dall’hot box che lo tiene tra i 160 e i 180 gradi, lo posizioniamo, andiamo a livellare.». In questo m odo si risparmia sui costi legati all’intervento – un metro quadro costa circa 150 euro – e non si presenta più la necessità di conferire il materiale di risulta come rifiuto speciale in discarica.

Un intervento del genere, che arriva a circa 30-40 cm di profondità, può essere utile per le molte buche presenti in città e per piccoli tratti; poi serve necessariamente un rifacimento completo del manto stradale.

Ad assistere alla dimostrazione il consigliere comunale Giancarlo Frascarelli, che si è adoperato per far sì che a Civitavecchia venisse presentato il progetto pilota, ed il sindaco Ernesto Tedesco. «I sacchetti costano e non risolvono – ha spiegato Frascarelli – valuteremo costi, benefici e tenuta dell’intervento; ma per ora sembra davvero un ottimo progetto. Sono fiero di averlo portato qui, quando anche altri comuni lo avrebbero voluto». Soddisfatto anche il sindaco Tedesco: «Questa è una sperimentazione e ringrazio chi ci permette di vedere una cosa che potrebbe risolvere tanti problemi per la nostra città. Sono tanti gli aspetti positivi visto che si riciclano gli stessi materiali che fanno parte dell’asfalto. Siamo sulla buona strada».

Virginia Romeo