Coronavirus – Camperisti di Codogno (prima zona rossa) fermati a Tarquinia Lido. Rischiano una pesante denuncia. Invece di stare a casa erano in giro per l’Italia

I coniugi a bordo hanno dichiarato di essere di ritorno dalla Sicilia dove sarebbero rimasti bloccati da diversi giorni. In corso accertamenti. Altri camperisti bloccati sempre in zona mare

TARQUINIA – I controlli di polizia sempre più ferreo imposti sia dal Decreto del Governo che d’iniziativa con apposita determinazione fatta dal sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi hanno portato questa mattina a fare una scoperta a dir poco inquietante.

Una pattuglia della polizia municipale, di ronda a Tarquinia Lido, ha scorto un camper (nella foto al momento del fermo) che girava senza meta fino a posizionarsi in un’area di sosta che, da quando l’Italia è in quarantena, è deserto.

La pattuglia ha chiesto l’autocertificazione e identificato la coppia di coniugi a bordo.

Quando hanno letto i documenti e scoperto che entrambi sono residenti a Codogno, centro del focolaio che ha infestato poi il resto d’Italia, hanno chiesto il supporto degli agenti del commissariato di Tarquinia.

La coppia si è giustificata dichiarando che sono lontani dal loro paese da diverse settimane e ancor prima che fosse dichiarata zona rossa.

Si trovavano in Sicilia. Precisamente a Palermo dove, stranamente, qualcuno li avrebbe bloccati impedendogli di fare ritorno a casa.

Dopo l’identificazione sono stati obbligati a fare ritorno nella propria abitazione con un foglio di via obbligatorio.

Se le loro dichiarazioni dovessero risultare non veritiere rischiano una denuncia pesantissima perché provenienti dalla prima zona chiusa in Italia.

Le forse dell’ordine stanno verificando tutti gli spostamenti da loro dichiarati perché, vivendo in camper, hanno necessità di fare approvvigionamenti alimentari quasi tutti i giorni.

Mentre vi stiamo scrivendo un altro camper sospetto è stato bloccato nei pressi della pineta, sempre al Lido di Tarquinia e sono in corso i controlli.